La percentuale della  differenziata a Ovada è del 39 per cento, nel 2017  la regione pretenderà da tutti i comuni il 65 per cento. L’assemblea consortile, formata da 116 sindaci ha affidato il compito di rinnovare il servizio a tre gestori, che entro il 31 dicembre 2018 dovranno portare a pieno regime in tutti i comuni la nuova raccolta porta a porta con codice a barre. Econet continuerà a gestire il servizio nel’Ovadese e nell’Acquese, Gestione Ambiente proseguirà nella zona di Novi e Tortona, Cinque Valli sarà operativa nelle valli dal Curone al Borbera. Inizieranno la nuova raccolta per lotti nel 2018 per arrivare entro l’anno alla svolta per 213 mila abitanti.

“Attualmente la media della differenziata è del 43 per cento (3 punti in meno rispetto al 2015) – fa il punto il presidente del Csr Fabio Barisione – significa che dopo 10 anni di porta aporta, il servizio ha fatto il suo tempo, è giunto il momento di cambiare metodo e passare alla tariffazione puntuale, che non aumenterà i costi ma premierà i cittadini virtuosi”. Quantità e qualità del rifiuto saranno tracciate automaticamente al momento del conferimento, mediante lettura del codice utente, che comparirà su ogni contenitore. “Chi separerà di più e produrrà meno rifiuti diretti alla discarica, avrà un bonus sulla tariffa. Incentiveremo anche il compostaggio domestico”, aggiunge Barisione.

Nei bilanci comunali il ritornello è lo stesso: “I costi di raccolta e smaltimento da spalmare sui cittadini aumentano – protestano i consiglieri M5s di Ovada Emilio Braini e Mauro Rasore – non si può morire di rifiuti. Nel 2017 ci sarà un lieve aumento per i cittadini e una lieve riduzione alle attività, il problema è il sistema di raccolta: è caro, si cambi anche il gestore”. “La scelta non riguarda solo il comune di Ovada, ma 48 comuni dell’Ovadese e dell’Acquese”, ha detto il sindaco Paolo Lantero, invitando alla concretezza.

Sarà un 2017 di transizione, preparando la svolta, che a Casale e in altre zone del Piemonte è già iniziata.