Il rifacimento parziale del ponte di Vocemola (280 metri su 400), ad Arquata Scrivia, ha rischiato di avere strascichi legali tra il Comune e l’impresa costruttrice, la Preve Costruzioni di Cuneo ma, alla fine, dopo mesi di trattative, il contenzioso non è stato avviato grazie all’accordo transattivo già approvato dalla giunta comunale.
La ditta cuneese, terminati i lavori (costati 2,5 milioni di euro) avviati nel 2014, aveva chiesto altri 1,2 milioni di euro, sostenendo di aver dovuto eseguire altri interventi non previsti e soprattutto voleva essere risarcita dei danni subiti dall’alluvione del 2014. Quattro piene dello Scrivia in un mese infatti trascinarono via buona parte del cantiere e il guado provvisorio costruito a servizio del cantiere stesso. La Preve Costruzioni, vincitrice della gara d’appalto con un ribasso del 17,449%, lamentò danni per 300 mila euro a causa delle piene. Il Comune, da parte sua, pretendeva il pagamento di una penale da 190 mila euro relativa ai ritardi nell’esecuzione dei lavori da parte dell’impresa, causati anche dalle alluvioni.
L’esecuzione dell’intervento, finanziato con un mutuo e con fondi regionali per 600 mila euro, aveva creato inevitabili disagi ai circa 130 residenti di Vocemola, essendo il ponte l’unico collegamento con Arquata. Il Comune aveva chiesto e ottenuto dal gestore dell’autostrada A7 l’utilizzo del tratto dal casello di Vignole Borbera all’area di servizio della frazione. Il ponte è stato riaperto nel gennaio del 2016. Da allora, l’amministrazione comunale e la Preve Costruzioni si sono confrontate rispetto alle loro richieste e si è quindi arrivati all’accordo: il Comune verserà 260 mila euro circa e rinunciando alla penale, l’impresa ovviamente rinuncerà all’1,2 milioni di euro. L’amministrazione comunale sta cercando i fondi per la parte del ponte ancora da sistemare a allargare. Servono altri 1,5 milioni di euro.