Accorpamento Oneto – Martiri. La petizione delle mamme e la polemica del M5S

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Istituto Martiri della Benedicta

Caso scuole Oneto – Martiri della Benedicta, le mamme scendono in campo. Dopo varie vicissitudini e molte proteste in merito a trasferimento di un centinaio di alunni dalla scuola elementare Oneto a quella “Martiri” di via Rattazzi, sembrava fosse ormai tutto deciso anche per lo smantellamento dell’Oneto. La storia però è ben lungi dal concludersi.

Un gruppo di genitori della scuola di via Rattazzi ha indetto una petizione perlomeno per tornare a confrontarsi su questa questione. Alla raccolta di firme partecipano anche alcuni genitori “stranieri”, a conferma che le perplessità esternate dai genitori non si riferiscono a situazioni di tipo etnico legate alla nazionalità degli alunni. La petizione è trasversale e accoglie i genitori di entrambi i plessi.

Adesso però il caso diventa anche politico sulla spinta dell’opposizione del Movimento 5 Stelle e della lista civica di Maria Rosa Porta. L’amministrazione di marca Pd ha deciso per il trasferimento dall’Oneto alle Martiri (“accorpamento”), ritenendo ormai obsoleto il primo sito ed estremamente oneroso pensare di ristrutturarlo. Le quinte classi dell’Oneto (che a quanto pare sarà alienato a privati) dall’anno prossimo frequenteranno l’istituto Boccardo, mentre un centinaio di alunni saranno trasferiti alle Martiri.Secondo l’amministrazione comunale la Martiri è in grado di ospitare oltre 250 alunni e quindi la capienza è sufficiente. Compresi anche gli spazi per i laboratori.

Questo è il testo integrale del M5S in risposta:

“Leggiamo divertiti un comunicato stampa emesso dalla maggioranza sulla questione scuola Oneto. Intanto con piacere notiamo come alcuni simboli non si siano estinti dopo le elezioni comunali e la spartizione degli incarichi e delle poltrone, ma diano dopo quasi tre anni un segno di vita. La maggioranza parla di proposta “accolta positivamente” da tutte le forze politiche, opposizione inclusa, invitando a leggere il verbale e citandone stralci ritagliati qua e là. Si parla di “conforto dal parere positivo dell’opposizione il 9 febbraio”. Non risulta che sia stata messa in votazione in commissione l’approvazione del progetto. Anche perché un progetto definitivo, chiaro e circostanziato, non c’era di sicuro il 9 febbraio e neanche oggi, almeno ufficialmente. Lo dice lo stesso comunicato della maggioranza ed é stato ribadito anche in incontri formali come le recenti commissioni capigruppo. Così come in commissione non sono state presentate ne’ valutate possibili alternative. Quindi su cosa si sarebbe dato parere positivo, su di una ipotesi? Nel comunicato manca un passaggio fondamentale, presente nel verbale: “il consigliere Chirico interviene ed afferma che, dopo aver esaminato la documentazione richiesta come M5S, ritiene necessaria la convocazione della commissione Lavori Pubblici per verificare la situazione di ogni singolo plesso scolastico, perché ci sono motivi per farlo.” La documentazione consiste nello stato delle certificazioni dei vari plessi scolastici e presenta criticità, non solo per l’Oneto, alle quali va posto rimedio prima possibile. Attendiamo ancora la convocazione della commissione, più volte sollecitata anche ben prima del 9 febbraio, nonostante l’impegno a farla nel più breve tempo possibile. Quando il consigliere Gallo si dice “sicuramente ed ovviamente favorevole ad una spesa per il miglioramento delle scuole” di questo si parla: di risolvere le criticità per troppo tempo rinviate da questa e dalle amministrazioni precedenti che nel caso dell’Oneto hanno creato la situazione attuale. Sempre nella commissione del 9 febbraio abbiamo chiesto “le scuole senza certificato di prevenzione incendi sono a norma?” ottenendo una risposta evasiva. Forse per una corretta contestualizzazione delle frasi sarebbe stato utile citare anche questi stralci del verbale, la maggioranza ha scelto invece una strumentalizzazione che si smonta da sola. Avrebbero potuto citare che abbiamo detto che ”quando é stata prevista la spesa per la nuova scuola Martiri, si sarebbe dovuto prevedere anche i costi per la sistemazione della vecchia scuola”. Che invece é ancora lì, da bonificare dall’amianto come il giorno della chiusura. Che abbiamo chiesto “quale sarà la destinazione dell’Oneto?” ottenendo come risposta che si prevede di venderlo. Ma si tratta di un edificio sul quale esiste un vincolo di destinazione ben preciso previsto dal lascito testamentario che ne rende difficile l’alienazione, dovendo rispettarlo. Che si é chiesto più volte quale sia il progetto in prospettiva futura per le scuole novesi e come la questione Oneto/Martiri vi si integri. Nulla di tutto ciò. Ci sono invece molte domande non chiarite. Ad esempio, se sia stata fatta una ricognizione degli spazi disponibili presso gli altri plessi scolastici novesi per verificare altre soluzioni e se quella prospettata sia l’unica percorribile. E soprattutto perché, se la situazione dell’Oneto “é arrivata ad un livello tale che bisogna procedere con urgenza”come dichiarato dal dirigente scolastico, non se ne sia iniziato a parlare da mesi, ben prima del sopralluogo fatto poco prima di Natale. Aprendo una discussione politica, ma soprattutto confrontandosi con le famiglie, ascoltandone il parere e le necessità, valutando e discutendo ogni possibile opzione. Invece, come simpatica abitudine di chi governa questa città da decenni pur con facce diverse, si é messo le persone di fronte al fatto compiuto di una scelta imposta. Film già visto e rivisto. Un ultimo punto: in commissione l’amministrazione ricordacome solo due anni fa siano stati investiti 500000 euro sulle scuole Solferino. Quindi due anni fa, in presenza di una situazione critica sull’Oneto che si trascina da tempo, su un immobile con vincolo di destinazione si é scelto di investire su di un altro plesso scolastico posto di fronte all’Oneto, nel quale oggi convivono un asilo e varie associazioni. Non era più sensato investire direttamente sull’Oneto? Ma questa forse é la tacita risposta alla domanda su quale sia il progetto di prospettiva futura per le scuole di Novi. Il navigare a vista”-.