Bagolari salvi, non avevano “colpe” sui marciapiedi rotti di via Manzoni

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Alcuni dei blocchi estratti che erano stati sepolti al tempo della piantumazione dei bagolari

Sono salvi i circa 100 bagolari di via Manzoni, una delle principali porte  della città, che rischiavano di essere abbattuti a causa dei gravi danni arrecati ai marciapiedi, su entrambe le carreggiate che comunicano la Provinciale col viale della Rimembranza.

Durante le passate amministrazioni comunali, avevano sentenziato il loro abbattimento l’assessore Alberto Mallarino prima e il suo successore, Enzo Garassino. L’operazione avrebbe comportato costi elevati per le casse municipali, ma solo pochi giorni fa c’è stata la gradita quanto inaspettata sorpresa. Poco prima dell’inizio dei lavori inseriti nel programma dei Lavori pubblici, “Zero buche”, durante l’ispezione preliminare è stato scoperto che le radici dei bagolari (definiti “alberi spaccasassi”) non avevano affatto colpe sulla rottura dei marciapiedi. Almeno non completamente. D’altronde i bagolari erano stati piantumati circa mezzo secolo fa, durante l’urbanizzazione di via Manzoni e della costruzione delle numerose palazzine da parte delle cooperative.

“È stata una bellissima sorpresa scoprire che i marciapiedi erano stati devastati da grossi blocchi di cemento – spiega la vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Felicia Broda – che all’epoca della prima urbanizzazione erano stati posti immediatamente sotto il livello stradale. Un tempo evidentemente si utilizzava questo sistema di riempimento che fortunatamente è stato abbandonato. In tal modo, le radici degli alberi, ingrossandosi, avevano fatto forza sui blocchi che a loro volta avevano rotto tutti i marciapiedi. Nel frattempo, però, le radici sono andate in profondità e quindi per gli alberi non c’è più pericolo. Nel momento in cui siamo andati a toccare i marciapiedi per poterli livellare, la nostra preoccupazione era infatti quella di troncare le radici che avrebbero portato le essenze alla morte. Invece abbiamo trovato solo blocchi di cemento di varie dimensioni. Adesso i lavori sono ultimati ma è bene specificare che essendo stati inseriti nel progetto “Zero buche”, non abbiamo provveduto alla riasfaltatura totale che avverrà in seguito”-.

Sarebbe stato un danno enorme eliminare le due fila di bagolari, oltre che un vero peccato dal punto di vista ambientale, anche se gli alberi sarebbero stati sostituiti da altre essenze, meno invasive. Intanto proseguirà nei prossimi giorni il programma “Zero buche”, con altri interventi, sempre in via Manzoni, via San Giovanni Bosco e salita Bricchetta. A rischio sono anche i bagolari del quartiere G3, per i quali si dovrà stabilire se si ripeterà il favorevole caso di via Manzoni o dovranno essere abbattuti.