Poche persone hanno preso parte ieri pomeriggio a Basaluzzo ai funerali di Walter Corradini, il pensionato di 69 anni ex dipendente Eni ucciso a Ferragosto dalla moglie, Nahareana Fernando, con una serie di coltellate nella loro casa di San Pio V, in paese. Un terribile episodio a cui ha assistito il figlio Stefano, 24enne.

Il giovane ieri, nella chiesa parrocchiale del paese, era in prima fila con lo zio Maurizio, fratello di Corradini, e con gli altri pochi parenti e amici della vittima. La coppia viveva a Basaluzzo dal 2010. I vicini, dopo il delitto, hanno raccontato che le liti fra i due erano all’ordine del giorno. Walter e Ana, come era conosciuta la donna, si erano sposati quasi trent’anni fa dopo essersi conosciuti in Mozambico, il paese dell’Africa sud orientale dove Corradini lavorava in trasferta per l’Eni. Dalla loro unione erano nato Stefano ma il loro rapporto, secondo quanto è emerso, è sempre stato difficile e la donna, tramite il suo legale, dopo l’arresto, ha sostenuto di essere stata anche picchiata da marito. Una situazione pesante, culminata nelle prime ore del 15 agosto, quando la donna ha sferrato quasi dieci coltellate al marito. Ora è agli arresti con l’accusa di omicidio volontario.

Nell’omelia di padre Antonio, che ieri ha officiato il funerale, nessun riferimento al delitto né alla situazione in famiglia. Il prete ha ricordato che l’animo umano non è perfetto e che nell’uomo spesso convivono il bene e il male, quest’ultimo da evitare grazie all’aiuto di Dio.