Cabella. Non conosciamo l’origine del nome e, per la verità, non abbiamo neppure indagato, ma arrivando a Cabella Ligure, possiamo capire che questo nome le sta proprio bene. E’ indubbio che Cabella sia “bella”. Fiori ovunque, sulle case, nelle piazze, nei vicoli, davanti ai negozi che, in controtendenza, rispetto al territorio, a Cabella continuano ad aprire nuovi esercizi commerciali e nelle frazioni: Teo si è vestita a festa, così Cosola e Cremonte e tutti gli altri borghi del comprensorio comunale.
Insomma, Cabella è bella, e lo è grazie all’attenzione non solo dell’amministrazione comunale, ma anche dei suoi abitanti, che ora più che mai, contribuiscono a rendere il paese un salotto a cielo aperto. Perché ora più che mai? Perché Cabella Ligure, insieme a Ingria, il paese della Val Soana, che con i suoi quarantasei abitanti è tra i comuni meno popolati dello Stivale, rappresenta l’Italia al concorso internazionale “Entente Florale”.
“Partecipare al concorso Entente Florale, – spiega il sindaco di Cabella Ligure, Roberta Daglio – è stato certamente emozionante, ma anche molto impegnativo. Lo è anche il concorso nazionale al quale partecipiamo dal 2016 ma, se nel caso del concorso Comuni Fioriti, l’impegno è circoscritto alle fioriture del paese capoluogo, in questo caso i criteri a cui siamo stati sottoposti sono davvero tanti”.
Sappiamo che la giuria europea, era rappresentata da esperti provenienti dalle dodici nazioni partecipanti, sono stati severissimi?
Severissimi forse no, ma esigenti sì. Hanno osservato il territorio comunale non solo dal punto di vista estetico; sotto la lente d’ingrandimento è passata la qualità dell’aria, delle acque, i servizi. Hanno apprezzato il parco giochi dedicato ai bambini e ci hanno fornito anche alcuni suggerimenti per aumentare gli spazi verdi all’interno del paese. Si sono soffermati molto sull’educazione ambientale, sul coinvolgimento degli abitanti. Di fatto l’obiettivo della competizione è il miglioramento della qualità della vita delle comunità locali.
A proposito di coinvolgimento degli abitanti, in questa occasione l’amministrazione è stata davvero supportata.
C’è stato un grande entusiasmo. Le persone hanno fiorito i loro giardini e terrazzi privati, ma hanno contribuito a mantenere gli spazi pubblici, con amore e dedizione, nel capoluogo e nelle frazioni. Purtroppo i tempi erano stretti, solo quattro ore per visitare il territorio, sono state scelte quattro tappe, la prima Capanne di Cosola – Cosola. La seconda Dova Superiore, poi Cabella e infine Piuzzo, dove è stata recentemente ristrutturata una parte del rifugio Pineta, per ospitare ragazzi con disabilità. Tuttavia abbiamo presentato un album fotografico dove sono inserite le immagini di tutte le frazioni. Se mi è concesso, l’ho già fatto personalmente, ma vorrei ringraziare anche pubblicamente tutti gli esperti e i volontari che hanno vissuto con noi questa stupenda ma faticosa avventura.
La flora e la fauna hanno avuto un capitolo importante nel corso della visita…
Assolutamente, i guardiaparco Giacomo e Francesco con Barbara De Amicis della Regione Piemonte, hanno affrontato questo argomento parlando degli animali stanziali e descrivendo lo stato dei nostri pascoli, boschi, ad esempio è interessante sapere che i castagneti, un tempo fonte economica della Valle, si stanno inselvatichendo. La causa è l’esodo delle popolazioni che nel dopoguerra hanno abbandonato l’attività silvestre per le fabbriche della pianura.
Ora che è scesa l’adrenalina, obiettivamente secondo te è trapelata qualche indiscrezione sul giudizio dei giudici?
Decisamente no! Ci hanno fatto i complimenti, ma forse perché sono persone gentili. Come è andata si saprà il giorno della premiazione, ma comunque vada è stata un’esperienza entusiasmante e da questo punto di vista abbiamo già vinto tutti.
La cerimonia di premiazione si svolgerà dal 21 al 23 settembre a Tullamore, in Irlanda qui Cabella si confronterà con il paese italiano di Ingria e con gli altri dodici Comuni candidati: Dienten (Austria), Beveren e Nivelles (Belgio), Pořičí uLitomyšle (Republica Ceca), Papenburg e Vrees (Germania), Veszprém e Lajoskomárom (Ungheria), Dungarvan e Inistioge (Irlanda), Zreče e Črna na Koroškem (Slovenia).
Galleria fotografica di Adriano Giraudo