È sera quando all’interno di un appartamento al primo piano di una palazzina divampa un incendio. Le fiamme dilagano rapidamente, interessando gli altri appartamenti dello stabile. La situazione è critica. Arrivano sul posto i Vigili del Fuoco, che si mettono rapidamente al lavoro per domare l’incendio. Servono rinforzi, il rogo è esteso e sempre più preoccupante, arriva una seconda autobotte. I Carabinieri si accorgono che anche da altri due appartamenti al primo piano e al secondo piano dello stesso stabile sta uscendo una corposa quantità di fumo nero e, poco distante, seduta su un muretto di pertinenza, notano una donna completamente annerita dal fumo, che viene additata da alcuni condomini come la responsabile dell’incendio. Le domande dei Carabinieri permettono di scoprire che le fiamme sarebbero divampate dal materasso a cui la donna avrebbe appiccato il fuoco. La situazione è surreale, la 44enne sostiene di avere incendiato il materasso perché “non sapeva che cosa fare”. Viene richiesto l’intervento del 118, che trasporta la donna in ambulanza presso il locale Pronto Soccorso per accertamenti sulle sue condizioni di salute, che evidenziano una patologia psichiatrica di lunga data, per la quale è seguita del Centro di Igiene mentale.
Emerge dell’altro, le indagini dei Carabinieri rilevano una pregressa denuncia di pochi anni prima per avere incendiato il portone della facciata di una chiesa. I Vigili del Fuoco, nel frattempo, hanno domato l’incendio e dichiarato inagibili i quattro appartamenti della palazzina aggredita dalle fiamme. Per la 44enne, al termine delle indagini che portano alla sua denuncia per incendio doloso, il Tribunale di Alessandria dispone la sottoposizione alla misura della libertà vigilata presso il Reparto di Psichiatria dell’ospedale di Alessandria, dove è tuttora ricoverata.