Denunciato per aver detto “somaro” al vigile, che ora vuole i soldi

L'episodio nel 2012, protagonista l'agente Gabriele Garberoglio: non multò un divieto di sosta ma querelò il titolare della macchina

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Prima denuncia un cittadino che gli ha dato delsomaro” per oltraggio a pubblico ufficiale, poi, come spesso accade in questi casi, chiede dei soldi in cambio del ritiro della querela.

Tutto è partito da un divieto di sosta per altro neppure sanzionato rilevato nel 2012 settembre da Gabriele Garberoglio, vigile “a tempo” a Gavi, prestato dal Comune di Vignole Borbera, paese dove era poco “amato” dai cittadini e oggi residente a Molare. L’agente aveva deciso di controllare le auto parcheggiate in piazza Roma, di fronte alla fontana. Uno apparteneva a Lucio Nattino, gaviese di 45 anni, trascinato in tribunale da Garberoglio. Nell’udienza dell’altro giorno in tribunale ad Alessandria il vigile, Nattino e due testi dell’accusa hanno ricostruito davanti al giudice quel curioso episodio, con non poche differenze, però. Tutti concordi sul fatto che il gaviese, notato il vigile, era uscito dal bar proponendo di spostare la macchina. L’agente aveva però manifestato l’intenzione di multare Nattino pronunciando la frase di rito, “patente e libretto”. Documenti che vennero subito esibiti ma il vigile, secondo il gaviese, invece di fare la multa, si annotava i suoi dati sul retro del blocchetto delle multe. Al che Nattino chiedeva spiegazioni e ne scaturiva una animata discussione tra i due, con quale parole di troppo, tra cui appunto “somaro”, rivolta al vigile in presenza dei carabinieri, chiamato da Nattino poiché i documenti non gli erano stati restituiti e la multa non era stata fatta.

Garberoglio davanti al giudice ha sostenuto di non aver fatto la multa “poiché intimorito dal Nattino, il quale mi aveva detto di volermi buttare nel cassonetto della spazzatura”, frase non ricordata dagli altri testi, un carabiniere oggi in servizio a Palermo e un autista dei bus del Cit, che hanno invece confermato di aver sentito la parola “somaro” e che l’agente non ha fatto nessuna multa. L’autista ha inoltre ricordato che il bus non ha avuto problemi ad attraversare la piazza nonostante la presenza dell’auto di Nattino. Il legale di Garberoglio, l’avvocato Enrico Macera di Genova, ha già avanzato una proposta di accordo per chiudere la lite, in cambio di denaro. “Non intendo pagare un euro”, dice Nattino, difeso dall’avvocato Edoardo Armano. Il 23 maggio dovrebbe arrivare la sentenza.