Un tema sempre attuale quello delle migrazioni. Ed è proprio questo il tema scelto per il Festival Carlo Repetti che, il Comune di Cabella Ligure dedica al suo illustre cittadino, drammaturgo, direttore del Teatro Stabile di Genova, scomparso recentemente.


Il titolo non poteva che essere “Trenta giorni di nave a vapore”. Un titolo evocativo per ricordare un periodo importante della storia del nostro Paese, tra la fine del ‘800 e la prima parte del ‘900, quando milioni gli italiani armati solo di speranza e di una valigia di cartone attraversarono l’oceano alla ricerca di una vita migliore, affrontando un viaggio che appunto durava circa 30 giorni.
Anche la Val Borbera è terra di migranti, tra loro come non citare Maria Gogna, la nonna materna di Papa Francesco che dalla Val Borbera sbarcò in “terre assai lontane”. Questi spostamenti di popoli contribuirono a costruire la ricchezza di molte nazioni e a farci tutti eredi di una stagione fatta di storie complicate. Ma molti pare abbiano dimenticato.
Il Festival aprirà venerdì 30 luglio alle 14, in Piazza della Vittoria con la Mostra fotografica e documentale sulla grande migrazione di inizio ‘900 realizzata in collaborazione con MuMa, Isral e Musa e allestita nel Salone dall’ Associazione “Roba da Streije”.
In Piazzetta alle 21 Massimo Minella, giornalista di Repubblica e scrittore presenta: “Genova- Buenos Aires sola andata”, con il commento musicale del fisarmonicista Franco Piccolo, e Massimo Calandri, giornalista inviato di La Repubblica e scrittore, presenta: “Contravuelta: quando i clandestini eravamo noi”.
Al Palavittoria dalle 16 alle 19: Raccontare le migrazioni vecchie e nuove. Intervengono: Ferdinando Fasce, storico americanista dell’ Università di Genova e Bruno Cartosio, storico americanista dell’Università di Bergamo. Introduce e modera: Mariano Santaniello presidente dell’Isral.
In Piazzetta alle 21, l’Associazione Musa presenta lo spettacolo “Io parto per la Merica” l’emigrazione alessandrina tra Ottocento e Novecento di Roberto Botta, con Stefano Valla al piffero e Daniele Scurati alla fisarmonica.


Domenica 1 agosto, al Pala Vittoria dalle 16 alle19, tavola rotonda: “Le migrazioni oggi: alla ricerca di un mondo nuovo o di un nuovo modo di vivere”. Partecipano: Bruno Barba antropologo, Università di Genova, Filippo Barbera sociologo, Università di Torino; Silvia Passerini, architetto paesaggista, specialista in Tutela del Territorio; Luca Ubaldeschi direttore Il Secolo XIX. Inoltre, “Dialogo con Pietro Bartolo” video intervista da Bruxelles con l’eurodeputato già medico di Lampedusa.
In Piazzetta alle 21, spettacolo teatrale “Datteri e grattacieli”, in viaggio con Pino Petruzzelli.
Nel corso degli incontri pomeridiani intermezzi musicali a cura di Marco Cambri, Fabrizio Padoan e Corale Alta Val Borbera.
Nelle giornate del Festival sarà presente la libreria “L’amico ritrovato” di Genova con le pubblicazioni degli autori partecipanti ed altri a tema.
La manifestazione di quest’anno è organizzata in collaborazione con MuMa (Musei del Mare e delle Migrazioni) di Genova, CISEI (Centro Internazionale Studi Emigrazione Italiana) di Genova- ISRAL (Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria), Associazione Musa, Pro Loco e Associazione Roba Da Streije di Cabella Ligure.