A quasi ottant’anni dalla promulgazione delle vergognose leggi razziali, emanate nel 1938, nel nostro Paese ci sono ancora esseri che ritengono insultante essere ebrei. La notizia rimbalzata su tutti i media nazionali, racconta di un manipolo di tifosi di calcio ultrà della Lazio, che hanno schernito  una bambina, Anna Frank, assassinata dai nazisti durante la Shoah  facendole indossare con l’uso di un fotomontaggio la maglia della Roma e non paghi hanno scritto “romanista ebreo”.

L’odioso fotomontaggio

Naturalmente il loro piccolo cervello suggerisce che  apostrofare  “ebreo” l’avversario, sia molto, ma molto insultante, ignorando completamente che quelle infamanti leggi provocarono indicibili sofferenze e portarono alla morte milioni di persone.

Eppure sia la scuola, sia le istituzioni sono molto attente che l’oblio non soffochi queste atrocità, consapevoli che un popolo che non ricorda la propria storia è condannato a riviverla.

Da sedici anni il Miur, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca promuove il concorso   “I giovani ricordano la Shoah”, rivolto agli alunni del primo e del secondo ciclo di istruzione.

Il diario di Anna Frank

E proprio in occasione del concorso ministeriale, la scuola Primaria di Vignole Borbera ha elaborato un progetto per riflettere sulla persecuzione degli ebrei dopo la promulgazione delle leggi razziali per far sì che questo ricordo possa rimanere vivo nella nostra memoria.

“L’albero della memoria…per non dimenticare !” è stato ispirato dal libro omonimo di Anna Sarfatti col quale gli alunni conosceranno una delle tante storie di vita vera, quella di bambini ebrei vissuti in Italia negli anni che vanno dal 1938 al 1945.

L’albero, come spiega la Sarfatti nel l’introduzione, è una figura importante perché in tempo di guerra, quando le famiglie venivano disperse o uccise e le case distrutte dai bombardamenti, si faceva carico della memoria delle persone. Letture e racconti di insegnanti e nonni così come canti, musiche e disegni si susseguiranno nelle classi per affrontare il tema della Shoah, ma per coinvolgere l’intera comunità il corpo docente ha pensato di organizzare un momento di raccoglimento intorno all’albero.

Bambini nei campi di concentramento

Così sabato 28 ottobre alle ore 10 si ritroveranno davanti alla scuola per camminare tutti insieme in direzione Borghetto Borbera e si fermeremo presso un albero che si trova in mezzo al campo vicino a Cascina Levantina. Qui avranno modo di osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime “ perché non si ripeta un’altra volta questa storia…ricordiamo tutti quanti, gli adulti e i bambini, sottratti crudelmente ai loro destini…perché un popolo che non ricorda è un popolo senza futuro” ( Arianna Bianchi “ Per non dimenticare “).

La passeggiata non è riservata alla comunità scolastica, ma aperta a tutti coloro che vogliono condividere questo momento e sarà oggetto di una ripresa dall’alto. Questo video insieme ai materiali realizzati dagli alunni a scuola saranno valutati da una Commissione Regionale che avrà il compito di scegliere solo due progetti da inviare al Ministero.