In un contesto storico davvero complicato a causa della pandemia, il Lions Club Borghetto Val Borbera e Spinti, pur nelle evidenti difficoltà, ha realizzato un importante service nel settore socio-assistenziale acquistando due stanze degli abbracci e donandole al Pensionato Mons Guerra di Serravalle Scrivia e alla Casa Balbi di Arquata Scrivia.

Ancora una volta il Club, quest’anno presieduto dall’Ingegere Paolo Chiarella,  ha voluto privilegiare un intervento sul territorio di competenza, intervento che comunque si aggiunge ad altre donazioni per service di carattere internazionale e nazionale (es. Acqua per la Vita, Adozioni a distanza, Cane guida per non vedenti).

Le stanze degli abbracci sono moduli gonfiabili che sono state posizionate all’interno delle strutture in camere dedicate. In quelle strutture gli ospiti possono incontrare i parenti in tutta sicurezza. Da due ingressi separati si accede ad uno spazio diviso da un telo di plastica trasparente attraverso il quale le persone si possono vedere e toccare.

Sono circa un centinaio gli ospiti delle due case di riposo, 54 a Serravalle e 39 ad Arquata. Le due strutture sono gestite dalla medesima società (la SO.GE.E.NP con sede a Mondovì) e vengono forniti agli ospiti autosufficienti, parzialmente autosufficienti e non autosufficienti, servizi e prestazioni di tipo alberghiero, servizi specifici di carattere assistenziale, riabilitativo e socio – sanitario.

La direzione delle case è affidata alla dottoressa Cecilia Matta.  “Le restrizioni – ha spiegato la direttrice –  hanno limitato la vita e gli incontri tra gli ospiti e i loro cari; sono trascorsi mesi senza contatti veri tra ospiti e parenti. La stanza degli abbracci è un luogo sicuro che serve a ridare un po’ di gioia in questi tempi difficili per lenire la tristezza per la forzata lontananza. Gli incontri ospiti/parenti durano circa 30 minuti e dopo ogni accesso la postazione viene sanificata per mettere in totale sicurezza, senza rischio di contagio, l’incontro successivo. Gli incontri che abbiamo subito reso possibili dopo la consegna e il montaggio delle strutture sono stati molto emozionanti e significativi per gli ospiti, per i loro familiari e anche per noi; un segnale di ritorno alla normalità”