Le moto nel torrente Curone

La sei giorni internazionale di enduro Isde (International Six Days of Enduro) si avvicina sempre di più ma sulla gara che porterà circa tremila persone tra Valle Staffora, Val Curone e Val Grue è stata presentata un’interrogazione parlamentare. L’evento sportivo è finito nel mirino di trenta associazioni per via dell’impatto che oltre 700 moto potranno avere sul territorio montano e collinare. Soprattutto, i cittadini contrari, rappresentati dal forum Sentierivivi 4p, evidenziano la mancanza di trasparenza da parte degli enti che devono rilasciare le autorizzazioni, tanto da aver scritto alle prefetture di Alessandria e Pavia ormai dall’inizio di giugno. “Non abbiamo ricevuto riscontro alla nostra richiesta di essere ricevuti. Abbiamo segnalato, tra l’altro, un ritardo inaccettabile nel produrre la documentazione prescritta dalle norme, ritardo che ne ostacolerà un esame approfondito da parte delle amministrazioni, tenute a valutarla, e, se necessario a proporre obiezioni”. In sostanza, a oggi risulta impossibile conoscere i tracciati della gara. Nell’interrogazione, presentata dalla parlamentare Loredana De Petris (Leu) ai ministri della Transizione ecologica e dell’Agricoltura, si legge: “A pochi mesi dalla gara è inaccettabile il ritardo nel produrre la documentazione: la mancata conoscenza dei tracciati impedisce alle amministrazioni e ai cittadini di compiere le necessarie verifiche”.

L’interrogazione chiede ai ministeri “quali siano gli effettivi tracciati del percorso, valutando se essi non risultino incompatibili con le esigenze di tutela dell’ambiente nonché di salvaguardia delle attività economiche agroforestali e turistiche”. La gara è programmata in cinque tappe giornaliere di circa 200 chilometri quasi per intero fuoristrada con 712 concorrenti, provenienti da trenta nazioni. I sentieri saranno a rischio erosione per via delle moto, causa anche di “rumori con livello di disturbo dieci volte più alto della media”. L’evento si terrà in aree montane “il cui pregio naturalistico è stato da tempo riconosciuto anche in base ai rigorosi criteri seguiti dall’Unione europea: esse fanno parte infatti della rete Natura 2000, con oltre 24 mila ettari di territorio suddivisi tra Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria”. Gli organizzatori, fra cui il moto club Alfieri Asti, ricordano di avere già ottenuto in Piemonte il 100% delle autorizzazioni, in Lombardia l’80%. I Comuni alessandrini, secondo gli organizzatori, hanno risposto tutti positivamente mentre la Comunità montana della Valle Staffora sta concludendo l’esame della valutazione di impatto ambientale, costata 25 mila euro al comitato promotore.