Tempo pazzo, il termometro di giorno ha segnato 30 gradi a marzo, la natura è esplosa, fiori e frutta credevano fosse arrivato il loro momento, ma è stato solo un brutto tranello e una gelata ha stroncato qualsiasi progetto: vigne che non daranno vino, ciliegi, albicocchi, prugni, cachi, noci, che non daranno frutti, ed ora se ne stanno lì, mesti con le loro foglie annerite e i frutti rinsecchiti.
Un po’ di sole e la speranza della ripresa, nonostante il forte ed incessante vento che ha distrutto i pochi fragili rametti degli alberi, che il gelo non era riuscito a uccidere. E ora, venerdì 28 aprile, ecco la neve. Le cime dei monti e i paesi dell’alta Val Borbera, questa mattina si sono svegliati, imbiancati. Poi il pazzo tempo, in un istante di lucidità si è reso conto che il calendario segna quasi maggio e così, con qualche raggio di sole, ha sistemato la confusione che aveva creato.
