La protesta dei commercianti e dei residenti contro la "muraglia" di autobus in corso Marenco

“In pieno centro città, viviamo e lavoriamo schiacciati nella morsa degli autobus”-.

Così si sentono i commercianti e i residenti di corso Marenco a Novi (zona tra i portici vecchi e il circolo Ilva), dopo l’istituzione del capolinea per alcune linee extraurbane. Il capolinea (o “fermata eterna” come lo definiscono alcuni esercenti) occupa una trentina di metri, ma talvolta sostano anche 4 – 5 mezzi alla volta che creano un’enorme ostruzione davanti agli esercizi e alle abitazioni, generando rischi alla viabilità.

“Non solo viabilità – specifica la ristoratrice Jasmine Bellardino – ma denunciamo anche un sensibile aumento dei gas di scarico. In questo senso la situazione peggiorerà con l’arrivo della stagione fredda, poiché essendo stato istituito dal Comune il capolinea per le Autolinee della Val Borbera, a cui si aggiungono le fermate Arfea e Cit, i motori dei mezzi devono essere riscaldati, anche perché non sarebbe giusto tenere l’autista al freddo per molto tempo. Capiamo tutte le esigenze. Per cui, in certi momenti della giornata, i bus del capolinea, soprattutto tra le 7 e le 15, rendono l’aria irrespirabile. Qui, oltre a negozi e abitazioni, operano numerosi bar e ristoranti e quindi tali attività vengono fortemente penalizzate”-.

“Non abbiamo nulla contro le fermate degli autobus che rappresentano un servizio pubblico indispensabile – aggiunge Claudia Grosso – ma denunciamo il sovrannumero di autobus che contemporaneamente sosta per lunghissimo tempo davanti ai negozi. Perlomeno istituissero un deposito da un’altra parte. In tal modo eviterebbero di far partire da qui gli autobus e farli sostare col motore acceso anche per ore. Le lunghe code di bus, inoltre, diventano un nascondiglio per i parcheggiatori abusivi. Questi personaggi, quando notano l’arrivo di una pattuglia della forze di polizia, fuggono e si nascondono dietro gli autobus, aspettando che i tutori dell’ordine se ne vadano per poter ricominciare a chiedere soldi ai cittadini”-.

“A pagarne le spese sono anche gli autobus del Cit, fortunatamente spostati al Movicentro come capolinea – spiega Andrea Ballestrero, titolare di un negozio di elettronica – perché la loro normale fermata, qui in corso Marenco, viene impedita dagli altri autobus in lunga sosta. Così, gli utenti, spesso sono costretti a scendere al centro della careggiata, rischiando la propria incolumità. Sempre per questa ragione ci sono stati in questo periodo scontri tra auto, visto che gli automobilisti non hanno visibilità per colpa della barriera di autobus”-.

“Partiremo con una raccolta di firme e chiederemo un incontro con le istituzioni comunali per far presente il problema  – ha concluso Pietro Gallo, tra i promotori di un nuovo comitato che già da qualche tempo raccoglie proteste e suggerimenti dei cittadini sulla pagina Facebook “Novi Ligure notizie e non solo” -.