Pochi soldi e troppi danni da riparare sulle strade incidentate

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Ovada, Sp Ovada-Alessandria, ripristino di una barriera incidentata.jpg

Sessanta giorni e circa 50 mila euro per sistemare le strade provinciali nel riparto di Ovada. I lavori sono iniziati nei giorni scorsi alla periferia della città con la sostituzione di una barriera incidentata sulla Sp Ovada- Alessandia all’altezza del sottopasso ferroviario in via Rocca Grimalda. Proseguiranno tra Rocca Grimalda e Carpeneto con la realizzazione di due cordoli in cemento armato per proteggere i pedoni.

Si tratta di interventi di riparazione mirati a ripristinare la sicurezza, nei tratti danneggiati dagli incidenti stradali. Abbiamo radunato una serie di eventi”, spiegano i tecnici della Provincia. Infatti la tabella di marcia continuerà sulla Sp 55 Ovada-Novi, dove sarà riparato il guard rail colpito da un sinistro e un’altra barriera sulla Sp 456 del Turchino in direzione Gnocchetto. La ricognizione prevede anche il riempimento dei buchi sull’asfalto. Lavori già avviati sulle strade dell’Alto Ovadese fino al sacrario della Benedicta in vista della commemorazione, che quest’anno è in programma il 9 aprile.

“Sulla via della Benedicta abbiamo eseguito la consueta manutenzione sulla carreggiata e ai bordi delle strade, sostituendo e integrando la segnaletica”. Compatibilmente con le risorse. In questa zona montana si verificano anche erosioni, ma non ci sono mezzi per eseguire un monitoraggio continuo. Nell’Ovadese la rete stradale arriva fino a 800 metri, più si sale e più aumenta il numero di sinistri e quindi i danni da sistemare. Infatti in collina proliferano gli animali selvatici, in particolare cinghiali e caprioli. “L’80 per cento delle denunce ricevute dalla Provincia, riguarda sinistri causati dalla presenza di ungulati nella carreggiata”, spiegano i tecnici.

Non fa bisogno di avventurarsi nelle zone periferiche, a Ovada basta prendere per Alessandria, in zona Borgo a pochi metri dalle case passando in auto si può notare un gruppo di caprioli. In questo periodo è facile avvistare anche i cuccioli. Per salvarli dalla cattività, la Provincia con un comunicato invita a non raccoglierli, ma a lasciarli dove si trovano, per fare in modo che gli adulti, dopo essersi allontanati in cerca di cibo, possano ritrovarli.