Agata e Roberto invitati a Parigi con il loro Montebore

Il profumo inconfondibile delle deliziose ricette di Alessandra e Agata, la dimostrazione sull’arte della lavorazione del formaggio e l’incantevole bellezza della natura circostante. Da tredici anni a Vallenostra, nel mese di luglio si celebra la Festa del Montebore, un incontro dove le famiglie che hanno adottato una pecora la ritrovano sui prati dell’agriturismo. Il “patron”, Roberto Grattone, racconta il percorso iniziato con il caseificio nel 2002, l’avvio dell’agriturismo e naturalmente il progetto di adozione.

Vi aspettavate questo esito? I “genitori adottivi” delle vostre pecore arrivano anche da molto lontano…

“Nella nostra follia, a questo progetto noi ci abbiamo creduto sin dall’inizio. Ora siamo arrivati al 2017, con persone che adottano addirittura provenienti dal Giappone, e dalla Russia. Siamo felici di questa internazionalizzazione”.

Eravate già presenti all’estero con il Montebore, ricordo di aver visto il formaggio da Harrods a Londra.

“E’ vero, lo abbiamo esportato in molti Paesi europei, e ora sono arrivate anche le adozioni da altri continenti.

Il presidente Mattarella con Agata Marchesotti

Già e anche molti personaggi famosi apprezzano il Montebore, lo scorso anno addirittura il presidente Mattarella si è fermato al vostro stand a Terra Madre…

Sì, quella è stata un’emozione incredibile, ma è vero che molti personaggi, chiamiamoli pubblici, sono nostri clienti. Questo significa che l’idea era buona. Insomma una risposta alla nostra domanda Ma che cosa stiamo facendo qui in mezzo ai boschi?”

In mezzo ai boschi oltre al Montebore fate tante altre cose…

Elisa Isoardi a Unomattina con il Montebore

“Facciamo altri formaggi, tra i quali la Mongiardina, che ha già ottenuto la denominazione comunale; per i nostri formaggi usiamo il latte delle nostre pecore e quello della Stalla dei Ciuchi, e per il latte vaccino ci riforniamo dalle aziende locali. Poi serviamo il cibo, in agriturismo realizzato il più possibile con prodotti del territorio e dall’agosto dello scorso anno, visto l’interesse che i turisti soprattutto stranieri, hanno per la nostra Valle, abbiamo anche le camere per chi vuole vivere quest’esperienza a trecentosessanta gradi in mezzo ai boschi”.

Tornando alla Festa del Montebore, come si svolgerà? 

L’agriturismo Vallenostra

“La festa continuerà tutte le prossime quattro domeniche: 9 – 16 – 23 e 30 luglio;  potranno parteciparvi anche coloro che desiderino adottare una pecora e conoscere il luogo dove questi formaggi nascono e le persone che lo producono e scoprire che il “vero” Montebore realizzato secondo il disciplinare Slow Food, quello con il sigillo di garanzia. Anche i nuovi “genitori adottivi” saranno ospiti a colazione, vedranno il gregge sui prati attorno all’agriturismo, dove potranno assistere alla dimostrazione con i cani da conduzione; pranzeranno all’aperto o nelle sale interne e potranno poi visitare il caseificio dove tutto nasce. La giornata inizierà alle 9 del mattino, con la visita alle pecore alla Stalla dei Ciuchi a Cantalupo Ligure, dove si potranno conoscere le pecore allevate da Erika e Matteo, per i più piccoli una prova di mungitura a mano, per ripercorrere la vera vita del pastore e imparare molte cose su questi docili animali. Alle 11 aperitivo con formaggi, focaccia e vino Timorasso. Alle 12.30 circa trasferimento. Qui alle13 sarà servito il pranzo. Nel pomeriggio i bimbi  potranno incontrare gli asini baby-sitter’ della fattoria didattica La Stalla dei Ciuchi, un momento molto apprezzato dai piccoli ospiti dell’agriturismo”.

Quanto costa adottare una pecorella?

La pecora Fiocco di Neve

“Costa 100 euro l’anno e il cesto che verrà dato in cambio contiene i nostri formaggi tra i quali il Montebore, una torta preparata con la nostra ricotta, una confezione da 250 gr. di confettura di frutta o miele , una bottiglia vino Timorasso. Inoltre è inclusa la colazione sul pascolo e il pranzo”.

Insomma i 100 euro spesi dell’adozione! Ma questa non è una questione di soldi, adottare una pecora è anche sostenere un progetto, anche se ovviamente il fine ultimo di chi adotta è avere i formaggi e i prodotti dell’agriturismo, perché mangiare i formaggi realizzati con il latte di queste pecore che vivono sui pascoli appenninici significa riservarsi parte di una produzione eccezionale e raffinata, per sé, per la famiglia, per gli amici, per un dono di qualità e di valore.

Per info: tel. 0143.94131 – [email protected]