Dopo aver smascherato gli esecutori materiali della rapina avvenuta il 6 dicembre nella gioielleria CM di Pozzolo, i carabinieri assicurano ala Giustizia anche il basista di questa operazione criminosa.

Chi aveva aiutato Cosimo Filomeno (40 anni brindisino) e Daniele Savoca (36 anni della provincia di Pordenone) entrambi arrestati il 13 gennaio, sarebbe stato Eugenio Isidoro, anche lui di Brindisi ma residente a Novi, ritenuto la mente della rapina.

Quest’ultimo aveva fatto il “palo”, mentre Filomeno e Savoca rapinavano e picchiavano Maurizio Quadrelli, il titolare della gioielleria che sorge proprio nel centro di Pozzolo. Quadreli in seguito alle percosse riportò ferite e diversi giorni di prognosi.

I due esecutori materiali, secondo le indagini dei carabinieri, si sarebbero conosciuti quando erano detenuti in un carcere dell’Emilia Romagna. Furono “aggregati” da Isidoro che aveva loro fornito un’auto rubata, una Fiat Panda, con la quale i due complici avevano compiuto la rapina e si erano dileguati verso Villalvernia.

Le indagini però non si sono ancora concluse. I carabinieri stanno infatti eseguendo accertamenti nei confronti di un quarto uomo, un alessandrino che avrebbe aiutato Isidoro a nascondere i rapinatori e a procurare loro una via di fuga. Savoca, al momento dell’arresto, era infatti a Pordenone in procinto di partire per il Brasile. Filomeno stava invece rientrando in Italia dopo una permanenza in Albania.