Il Cociv ci deve oltre 11 milioni di euro”. A parlare sono i responsabili della Toto Costruzioni, la società di Chieti che fa parte della Radimero Scarl insieme alla Seli Overseas e che ha vinto l’appalto per lo scavo del tunnel del Terzo valico nel cantiere di Radimero, ad Arquata Scrivia, dove da giovedì le maestranze sono in sciopero per il mancato pagamento dello stipendio di settembre. Una situazione simile si era verificata già a luglio ma l’allarme era subito rientrato mentre stavolta i sindacati hanno deciso di far astenere dal lavoro i circa 150 operai del cantiere arquatese. “Il rallentamento dei lavori nel tunnel di Radimero Terzo Valico – spiegano da Chieti – non sono imputabili alla Toto Spa come da voi riportato, ma a problemi che riguardano la Radimero Scarl, il veicolo societario costituito insieme con la Seli Overseas (del gruppo Grandi Lavori Fincosit) per la realizzazione del progetto”. La Grandi Lavori Fincosit di Roma da mesi ha chiesto il concordato preventivo al tribunale per le sua difficile situazione finanziaria e questo senz’altro non aiuta l’attività della Radimero Scarl, posto che già i due cantieri dove opera la società romana, il Basso Pieve a Novi Ligure e Voltaggio, sono fermi o comunque attivi solo in minima parte da mesi.

Il tunnel del Terzo valico a Radimero di Arquata

La Toto costruzioni annuncia che domani, lunedì, “è previsto il CdA della Radimero scarl per assumere le necessarie decisioni formali, e in particolare per deliberare in merito un nuovo apporto di risorse da parte di entrambi i soci, che si somma a quanto già investito sino a oggi per fare fronte agli impegni della società. Subito a valle della riunione le spettanze del personale saranno regolarizzate”. Ma c’è di più: “Vale la pena sottolineare che la Toto Costruzioni – dicono ancora da Chieti – ha fatto fronte a tutti i propri impegni, e ha impiegato nel progetto oltre 8 milioni di euro tra finanziamenti diretti e garanzie prestate in favore di terzi nell’interesse della Radimero scarl. La compagine societaria a oggi è titolare nei confronti del proprio committente di crediti per un valore superiore agli 11 milioni di euro”. Il committente è il Cociv, il consorzio guidato da Salini Impregilo al quale lo Stato ha affidato la costruzione del Terzo valico.

Intanto, Franco Parisi, sindacalista della Filca Cisl a Radimero, precisa, a proposti dell’articolo dal titolo Baratto politico tra Val Susa e Terzo valico? Ad Arquata altri operai senza stipendio: “Nella mia dichiarazione non ho mai citato lo Stato. Dal ministro Toninelli aspettiamo da settimane una convocazione e la sua analisi costi benefici, fatta dai suoi esperti nominati, che tiene in sospeso 4mila lavoratori e 4mila famiglie, oltre a tante imprese, anche con i crediti bancari sospesi in attesa di sapere se perderanno i lavori previsti. Allo Stato e al Ministro chiediamo certezze, perché questo clima di profonda incertezza fa male a tutti”.