Sta per nascere il cammino sociale della Val Borbera: 130 km da percorrere in 7 giorni per rilanciare un turismo lento e vincere lo spopolamento. Non se ne conosce ancora il nome, ma il progetto è in via di definizione e ogni giorno prende forma. Il cammino sociale della Val Borbera è un’iniziativa di stampo turistico – ambientale che si attendeva da tempo.
Un cammino sociale potrebbe, infatti, essere lo strumento per portare un turismo lento, ma costante, destagionalizzato e rispettoso di questa parte di Appennino. D’altronde il trend del turismo in cammino, in bici, a piedi e a cavallo sta crescendo in ogni parte del mondo portando, quando ben gestito e sviluppato, a ottimi risultati in termini di sviluppo e crescita del territorio, della sua popolazione e delle sue attività. In pratica un antidoto allo spopolamento.
Come si presenta il cammino?
Si tratta di 130 km percorribili in 7 giorni tra sentieri CAI, vecchie mulattiere e strade non trafficate, che descrivono un inedito anello all’interno della Val Borbera e non solo.
Le sette giornate di cammino prevedono le seguenti tappe, partendo dalla stazione di Arquata Scrivia:
1. Arquata – Persi
2. Persi – Cantalupo – Rocchetta – Albera
3. Albera – Cabella – Cosola
4. Cosola – Carrega – Vegni
5. Vegni – Reneusi – Dova
5 variante. Vegni – Antola – Dova
6. Dova – Sisola – Borassi
7. Borassi – Roccaforte – Grondona – Arquata
1. Arquata – Persi
2. Persi – Cantalupo – Rocchetta – Albera
3. Albera – Cabella – Cosola
4. Cosola – Carrega – Vegni
5. Vegni – Reneusi – Dova
5 variante. Vegni – Antola – Dova
6. Dova – Sisola – Borassi
7. Borassi – Roccaforte – Grondona – Arquata
L’idea nasce grazie ad una tesi di laurea realizzata da Giacomo D’Alessandro, che oggi è anche il referente del cammino e con il quale hanno collaborato diverse associazioni e realtà, tra cui il CAI di Novi Ligure, BorberAmbiente, Camminare in Val Borbera, A un passo dalla vetta, Appennino4P e tanti altri appassionati della valle.
“Per realizzare il Cammino come esperienza condivisa dal basso da più persone possibile, stiamo raccontando questo progetto e proponendo a chiunque sia interessato di darci una mano. Le cose da fare sono molte, e possiamo già contare su un gruppo di coordinamento costituito da diverse realtà, persone e professionisti amanti della Val Borbera, primo vero passo per un esito positivo. Non abbiamo tutte le risposte e le soluzioni definitive, abbiamo una bella idea, con un taglio preciso da preservare, e la determinazione di andare avanti a sperimentarla con tutti quelli che ci staranno. Ogni apporto di esperienza, conoscenza, risorse, confronto e creatività è il benvenuto”.
Quali gli obbiettivi di questo cammino?
– sviluppare un turismo lento, sensibile e sostenibile alla scoperta di un territorio sconosciuto, ignorato, in via di spopolamento, ma che contiene bellezze e storie uniche in grado di stupire.
– ricucire le frammentate realtà che abitano la valle attorno ad un nuovo senso di appartenenza e di identità, avvicinando la popolazione ai viaggiatori in cerca di esperienze autentiche e contatto umano.
– incoraggiare le realtà virtuose della Val Borbera a proseguire, crescere e sentirsi sostenute, anche economicamente, nelle loro attività; incoraggiando al contempo i camminatori a sentire che un altro modo di vivere è possibile, e che forse contribuire al ripopolamento di questi luoghi può essere la strada di qualcuno di loro.
Trattandosi di un work in progress che intende coinvolgere la popolazione e gli operatori, se qualcuno volesse contribuire o collaborare al cammino sociale della Val Borbera, può rivolgersi a: Giacomo D’Alessandro – Referente per il Cammino Sociale del Borbera
giacomodale90 [at] gmail.com Facebook WhatsApp
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