“Via i treni del Terzo valico dalla stazione di Novi”

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La stazione di Novi Ligure

È stato ufficialmente costituito venerdì scorso, nell’aula del Dlf di Novi, il comitato referendario “Contiamoci” che come priorità pone di non far passare i convogli del Terzo valico dalla città. Il comitato si propone fini apolitici e apartitici. È stato fondato da noti personaggi novesi, quali: Dario Ubaldeschi, Giancarlo Fasciolo, Ermanno Matarazzo (nominato presidente), Maria Rosa Porta, Oscar Poletto e Giuseppina Tolino.

Per rendere maggiormente incisivi i fini del comitato, è stato stabilito un legame collaborativo con il comitato di Viareggio che dal 2009 cura gli interessi dei familiari delle vittime dell’esplosione di una cisterna di Gpl, in transito dalla stazione toscana. “Non siamo contro il terzo valico – specifica Dario Ubaldeschi – ma contro la richiesta del Comune che chiede il passaggio dei convogli e la cancellazione dello “shunt”. Al contrario, noi siamo a favore del progetto originario che prevedeva la bretella ferroviaria shunt che comporterebbe la deviazione della linea sul piano della campagna tra Novi e Pozzolo. La vorremmo fuori terra e non interrata per permettere, tramite una deviazione ferroviaria, il rilancio dello scalo di San Bovo”-.

La soluzione dello shunt e quindi il passaggio della linea superveloce (che in teoria, rispetto a quanto scrive il Cociv non prevede solo il transito di convogli merci ma probabilmente anche quelli per passeggeri) permetterebbe anche un risparmio. IN linea di massima di 150 milioni di euro. Tuttavia il passaggio in campagna della linea del Terzo valico ferroviario, implicherebbe anche la costruzione di almeno 3 sovrappassi che ridurrebbero il risparmio intorno ai 50 – 70 milioni di euro. Questo probabilmente non piacerebbe a “qualcuno”. Ma sarebbero in ogni caso soldi risparmiati.

“Nel pacchetto di variante che Cociv ha presentato su richiesta del Comune di Novi – prosegue Ubaldeschi – due binari della stazione ferroviaria di Novi coincidono con il binario 1 e il binario 2. Il problema è che a Novi da parte del Cociv non c’è nessun raccordo previsto per lo scalo di San Bovo. Probabilmente il Cociv punta principalmente all’interporto di Alessandria e poi si parla di Novara. Quindi da Alessandria a Novara e non verso Torino, perché anche a Novara c’è un centro nodale interporto, che è uno dei 3 più importante del Piemonte. Per cui di San Bovo poco importerebbe”-.

Intanto, venerdì 31 marzo alle 21 alla biblioteca civica  di via Marconi 66 a Novi, sarà proiettato il documentario “Ovunque proteggi” alla presenza dei familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio e del regista massese, Massimo Bondielli.

Ovunque proteggi

“Ovunque proteggi” regia di Massimo Bondielli, scritto da Massimo Bondielli e Gino Martella e prodotto dalla Caravanserraglio Film Factory. Il cortometraggio in 12′ minuti racconta la dimensione umana, materiale, sconvolgente e inaccettabile quanto accaduto la notte del 29 giugno 2009 nella stazione ferroviaria di Viareggio, la strage che ha ucciso 32 persone bruciate vive nelle loro case.

Selezionato a 24 festival  con 8 premi vinti, “Ovunque proteggi” è tra i documentari italiani più premiati del 2015. Il 21 maggio 2016 a Cannes, Massimo Bondielli e Marco Piagentini hanno ritirato il premio di Best Documentary vinto al Global Short Film Awards di New York. Nella motivazione del premio si legge: Un film italiano dal messaggio universale. Attualmente, gli autori sono a lavoro sul documentario dal titolo “Il sole sulla pelle“, che racconterà in un lungometraggio la vicenda della Strage ferroviaria di Viareggio, esplorando con umana curiosità il rapporto che ognuno di noi ha con il dolore, le grandi paure e i grandi sogni.

E’ possibile seguire il lavoro della Caravanserraglio sulla pagina facebook: https://www.facebook.com/caravanserragliofilmfactory/