Viale Pinan Cichero: scatta la protesta su case bollenti, acqua ghiacciata e tetti sempre rotti

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I cittadini di viale Pinan Cichero protestano contro l'Atc

“Ci sentiamo presi in giro, perché siamo considerati cittadini di serie B, o peggio, Ci piove in casa, gli ascensori sono spesso guasti e c’è chi è rimasto bloccato per 45 minuti e, inoltre, dai rubinetti esce solo poca e gelida acqua”-.

Malgrado i proclami del Comune, pubblicati oltre un mese e mezzo fa sull’inizio dei lavori di rifacimento dei tetti di alcuni condomini dell’Atc di viale Pinan Cichero di Novi, ad oggi nulla è stato fatto e scatta ancora più forte la protesta dei residenti di almeno 9 palazzi: 90 famiglie, 450 abitanti circa in totale.

I condomini di viale Pinan Cichero sono sempre più abbandonati, quasi vivessero in un pezzo avulso dalla città.

“Non c’entra nulla il maltempo di questi giorni – afferma il presidente del comitato novese “Occhi sulla città”, Fabio Bruno – poiché la situazione è pregressa. Ciò che è peggio è che prima promettono e poi non mantengono, mentre qua la gente paga regolarmente l’Atc. Se la situazione non migliorerà entro pochi giorni, siamo pronti a mettere in piedi un sit-in davanti alla Prefettura affinché intervengano le istituzioni”-.

“Ho finito stamattina alle 6 il turno di notte – dice Karrum Khacid – e non sono riuscito a lavarmi, pur facendo scorrere l’acqua dal rubinetto per 20 minuti. Era ghiacciata”-. “Ormai utilizziamo pentoloni per far bollire l’acqua – aggiunge Antonia Crea – però paghiamo tutti i servizi all’agenzia, soprattutto il riscaldamento”-.

Antonia Crea

”Questione anche di caldaie vecchie – spiega Antonella Gallo -. Qui in viale Cichero, un solo impianto serve 3 condomini. Consideriamo lo spreco. Appartamenti  troppo riscaldati ma non c’è acqua calda”-. “Provo da giorni a fare il numero verde Atc – interviene Lara Grillo – ma è sempre occupato, oppure cade la linea. Siamo abbandonati a noi stessi”-.

Lara Grillo

“Sulla questione acqua non sapevamo assolutamente nulla – dice il presidente Atc, Gino Garzino -. Verificheremo domani stesso (questa mattina, ndr). Per i lavori dei tetti, invece, confermo la consegna dei lavori alla ditta il 21 novembre. Ma tutto si è fermato causa la mancanza di un documento relativo alla cassa edile e la nomina del coordinatore della sicurezza. I lavori, come da disposizioni devono esserci consegnati entro gennaio, in base al contratto. In caso contrario potremmo rivalerci”-.