Vignole e Gestione Acqua: due progetti per due diversi obiettivi nello stesso luogo

Intervista incrociata Giuseppe Teti - Guido Grosso

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C’è un piccolo borgo antico, con deliziose case in pietra, una fornace, una chiesa dedicata a San Paolo e tanti scorci incantevoli. Tutto questo faceva parte di un complesso monastico legato alla tenuta di Precipiano, nato intorno all’anno 1000, dove vi risiedevano i monaci. Il paese è Variano, frazione di Vignole Borbera.

Da un paio d’anni l’amministrazione comunale coltiva un progetto: valorizzare ulteriormente il luogo, pavimentando la piazzetta con le “ciappe”, ricreando l’illuminazione con antichi lampioni.

Abbiamo anche pensato – spiega il sindaco Giuseppe Teti – di predisporre finanziamenti per il rifacimento delle facciate, invece sembra che Gestione Acqua, abbia un’idea diversa su come valorizzare il paese”.

Cioè?

Chiesa di Variano eicata a San Paolo

Pare che intendano erigere un capannone a ridosso delle case. Sia ben chiaro, non dico di non farlo, ma un po’ più in su, dove c’è già il capannone della Forrest. Se si piazzano lì vicino,  poi ci si mette una fila di alberi per toglierli alla vista, mi rendo conto che a loro dell’estetica  interessa molto poco, per non dire niente, ma non è possibile passare sempre sopra alla volontà degli altri solo per i propri interessi. Mi rendo conto che il terreno è di loro proprietà e un altro appezzamento dovrebbero comprarlo, ma solo per il bando che stanno per chiudere, si parla di un progetto che sfiora i 2 milioni di euro, cosa gli cambia? Possono fare uno scambio, oppure venderlo e ricomprarne un altro, insomma le opzioni sono tante. Del resto si tratta di terreni agricoli

Non capisco, se sono agricoli, come possono costruire?

Per questi soggetti, c’è una formuletta magica nella legge italiana che si chiama Aua – acronimo he significa autorizzazione unica ambientale, che bypassa  ogni decisione del Comune e addirittura cambia in automatico il piano regolatore, e noi non ci possiamo far niente.

Neppure opporvi?

Si certo, se dovessero ricorrervi, ci opporremo con le unghie e con i denti, ma comunque la decisione dovrà passare per la conferenza dei servizi e confido in questo, anche in virtù delle opere che hanno già eseguite, fatte con i piedi, tant’è che hanno allagato il paese.

Hanno rispettato l’ordinanza di demolizione della parte di fognatura eccedente che, come hanno riferito gli abitanti ha causato l’allagamento?

Ma no figuriamoci, Gestione Acqua ha detto che farà ricorso al Tar. Nel frattempo ci sono gli abitanti del borgo inviperiti perché non riescono a capire come non possiamo fermare uno scempio che rovinerà il paese.

La crisi ha fatto sì che ci siano un infinità di capannoni vuoti, quindi perché costruirne uno attiguo a un borgo medievale?

Perché vogliono proseguire con l’esistente. Purtroppo vinceranno loro e quindi il messaggio che passerà è che basta avere i soldi o le conoscenze giuste, o tutte e due, e si può inquinare, costruire abusivamente,  rovinare un borgo antico, insomma loro faranno quello che vogliono, noi ci rivolgeremo al Tar, il Tar ci darà torto perché è chiaro che vince sempre il più forte. non di idee, ma di conoscenze .  Staremo a vedere, per ora non hanno presentato nessun progetto, c’è stato solo un pour parler con l’ingegner Grosso.

Allora facciamolo anche noi un pour parler con l’ingegner Guido Grosso

Ingegnere, perché non accogliete la proposta dell’amministrazione comunale di Vignole di costruire il vostro capannone a lato di quello già esistente della Forrest?

Mi coglie un attimo di sorpresa, perché non mi risulta che l’amministrazione di Vignole ci abbia proposto  di spostare il nostro progetto vicino al capannone della Forrest. Tra l’altro, non è proprio un capannone, nel senso stretto del termine.  Noi stiamo portando avanti un intervento per ristrutturare un impianto di potabilizzazione già esistente. Come è noto a Variano c’è già un impianto che tratta l’acqua.

Con i vostri impianti siete riusciti ad allagare il paese…

 Diciamo che è quello che ci viene addossato, ma  noi abbiamo fatto un controllo e abbiamo riscontrato che i problemi sono delle fogne, è facile dare le colpe.

Ci sono a testimonianza gli abitanti che sostengono che dopo un intervento delle vostre maestranze, si è allagato il paese.

Coincidenze.

Ok, questa è un’altra storia ve la aggiusterete tra voi, mi parli dell’aspetto chiamiamolo ambientale. Lei mi dice che non si tratta di un capannone, quindi di cosa si parla?

Si tratterebbe di risistemare l’impianto esistente, ma per farlo bisogna fare una parte nuove a lato di ciò che c’è. Tra l’altro abbiamo già preso contatti con il Comune, e abbiamo parlato dei possibili aspetti di mitigazione della zona; abbiamo previsto una parte verde per coprire, chiamiamolo brutalmente un capannone, per ridurre l’impatto visivo. Non si tratta di un capannone come quello della Forrest, ma una struttura molto più piccola, e anche molto più mitigata. Capirei se  fosse previsto un prefabbricato in cemento, invece noi andiamo su strutture di impatto ridotto anche come colori, che possano essere inserite nel contesto.

Quando inizieranno i lavori?

Non lo so ancora. C’è il bando per la fornitura della tecnologia, mentre  per i lavori strutturali, è ancora tutto  da definire. Noi stiamo cercando di portare avanti con il Comune un accordo, la questione dell’impatto per la riduzione dell’impatto visivo lo stiamo concordando con loro e stiamo cercando di articolare tutto con l’amministrazione.

Diciamo comunque, che sia si tratti di un capannone in cemento, o di un impianto industriale non coincide con il progetto dell’amministrazione che è quello di recuperare un antico borgo.

Noi abbiamo già un terreno che è quello dell’impianto stesso, e su quel terreno,  secondo il piano regolatore è prevista la possibilità di sviluppare degli impianti.

Avete avuto contatti diretti con il sindaco?

Lo abbiamo sentito qualche mese fa, ma poi abbiamo parlato solo con l’architetto dell’ Ufficio tecnico. Comunque ribadisco, noi  siamo già fuori dal paese, siamo di fronte alla Forrest, solo dall’altro lato della strada.

Bella partita di ping pong. Vedremo chi vincerà.