Chissà cosa si inventeranno a Roma, precisamente al Cipe, cioè i ministri economici e non solo del governo, per dire alle bizzarre (almeno alcune) proposte avanzate dagli undici comuni alessandrini interessati dal Terzo valico per ottenere un milione di euro ciascuno grazie al Patto per il Territorio. Già, perché le opere verrebbe finanziate solo se legate in qualche modo alla Grande opera. Per essere precisi, come spiegano da Rfi, committente del terzo valico, “gli interventi interesseranno diversi ambiti, dal miglioramento della viabilità per alleggerire l’impatto della realizzazione dell’opera sul traffico, ad interventi di riqualificazione urbana volti a migliorare la ricettività del territorio in relazione al carico antropico derivante dalla presenza dei cantieri, fino ad interventi di valorizzazione del territorio per incrementare anche le potenzialità turistiche in relazione al previsto aumento di presenze derivanti dal completamento dell’opera”. Parole difficili da tradurre in progetti concreti, forse anche per questo sul tavolo del governo arriverà un po’ di tutto.
La palma del progetto più “originale” va al Comune di Carrosio, che punta a legare al Terzo valico la sistemazione dell’ex bar centrale e dell’ex asilo: il motivo sarebbe la convenzione tra il Comune e l’Università di Genova, che prevede di far ospitare nel secondo edificio (nel primo non si sa) studenti e studiosi del Geosito dei due mari, la roccia vicina al paese utilizzata come riferimento per le ere geologiche. Anche a Vignole Borbera non scherzano: il Comune chiede la pulizia del canale scolmatore parallelo alla provinciale 140. “Sarà reso più profondo – spiega il sindaco Giuseppe Teti – e verranno creati altri canali laterali per contenere la pioggia. Accanto è prevista una pista ciclabile per non vedenti illuminata grazie al fotovoltaico. Cosa c’entra con il Terzo valico? Nel 2014 la piena del canale ha messo in crisi la fognatura che è esplosa creando disagi alla viabilità provinciale e al casello della A7”. Arquata Scrivia punta sulla riqualificazione di via Roma con i controviali, viale Italia, via Serravalle e via Libarna. “In piazza Caduti – spiega il sindaco Alberto Basso – sarà creata un’area mercatale”. Voltaggio rifarà il fondo delle strade del centro storico e non solo. “L’acquedotto che verrà realizzato dal Cociv – spiega il primo cittadino, Michele Bisio – arriverà fino al ponte dei cappuccini. Da lì la condotta verrà sostituita in tutto il paese. Ne approfitteremo per rifare la copertura delle strade. Un secondo progetto riguarda il recupero della fonte sulfurea ma è difficile legarlo al Terzo valico”. A Fraconalto c’è bisogno di fermare le molte frane lungo la viabilità comunale, vanno installate nuovi luci a led nei lampioni stradali e soprattutto le tv spia della videosorveglianza.
Gavi punta invece sulla strada delle Colombare, sulla nuova rotonda all’incrocio del centro commerciale e alla sistemazione del parcheggio della ex cava all’ingresso del paese. Serravalle Scrivia vuole spendere 850 mila euro per la rete di drenaggio delle acque dalla ferrovia storica allo Scrivia, in particolare nella zona del Fabbricone. “Altri 350 mila euro – dice il sindaco Alberto Carbone – andranno alla viabilità del centro storico”. “Lo studio di fattibilità riguarda – dice l’assessore del Comune di Tortona Davide Fara – le strade alternative tra Rivalta Scrivia e la provinciale per Alessandria, necessarie con la cantierizzazione della linea del Terzo valico. Una viabilità alternativa utile anche dopo”. Alessandria vuole una pista ciclabile lunga 13 km lungo i fiumi mentre Pozzolo punta a migliorare gli spazi del municipio e anch’esso sulla viabilità. Novi Ligure vuole sistemare le fogne, gli acquedotti e le luci alla Merella, alla Barbellotta e nel Basso Pieve.
La firma dell’accordo, pur con qualche dubbio in particolare per Voltaggio e Alessandria, è avvenuta lunedì pomeriggio in Provincia, ad Alessandria. Ancora da definire invece il maxi progetto di sviluppo del territorio da 49 milioni di euro. Anche in quel caso, l’originalità non mancherà senz’altro.