A Novi, e forse non solo, in molti si domandano dove sia Valter Marletti, soprattutto maggioranza e opposizione.

A Novi non tutti ricordano la sua figura. Un tempo era un commerciante d’auto in un una concessionaria di via San Giovanni Bosco. All’inizio degli anni Duemila diventò un personaggio di primissimo piano del mondo imprenditoriale edilizio. Dichiarò di voler acquistare ville storiche, l’ex collegio San Giorgio (da trasformare dietro variante comunale del Prg), persino l’ippodromo e l’ex Csa verso la Barbellotta, diventò anche presidente della U.S. Novese. Un personaggio assolutamente di spicco e per questo è la chiave centrale di questa vicenda, dalla quale il Comune, direttamente o indirettamente, ancora oggi attende di ricevere circa 200 mila euro dalla polizza fideiussoria sottoscritta con un’assicurazione.

La storia prosegue fino ad arrivare al fallimento della sua azienda, la Marletti srl nel 2014, e a questa una polizza fideiussoria che il Comune avrebbe tentato di riscuotere, forse troppo tardi secondo l’opposizione consiliare, senza però arrivare a buon fine.

Si ipotizzerebbe pertanto un danno erariale nei confronti del Comune, pari a circa 200 mila euro (169 mila che oggi con gli interessi arriverebbero a 190 mila, più le spese legali). In merito sono intervenuti il Movimento 5 Stelle e Maria Rosa Porta, capogruppo in consiglio comunale della propria lista civica.

“I lavori che erano stati definiti tra Marletti e il Comune non sono mai stati realizzati – precisa Gallo – Ma l’amministrazione non ha provveduto alla messa in mora della Marletti srl e a incassare la fideiussione fornita a garanzia. L’Amministrazione per anni ha soprasseduto fiduciosa, richiedendo solo nel 2014 alla compagnia assicuratrice, l’incameramento della polizza, ma ottenendo risposta negativa per la mancata messa in mora. Per questo abbiamo chiesto l’intervento della Procura della Corte dei Conti di Torino”-.

“La polizza fideiussoria – aggiunge Maria Rosa Porta – è in sostanza una garanzia che a suo tempo era stata fornita, per realizzare diverse opere di urbanizzazione in città, in cambio della riqualificazione di un complesso immobiliare cittadino, concessa grazie a una variante al piano regolatore nel 2006. Nel momento in cui in città vengono chiuse scuole perché non ci sono i soldi per la messa in sicurezza e la ristrutturazione, questi 200 mila euro avrebbero sicuramente fatto comodo alla comunità”-.

“Non sappiamo neanche noi dove sia Valter Marletti – replica l’assessore all’Urbanistica Maria Rosa Serra -. Non risponde alle raccomandate e alle ingiunzioni dei debitori, come diverse banche.  Sono fallite le sue società ma come persona fisica avrà pur beni intestati. Il curatore segue il fallimento di Marletti e non lui come persona fisica. Entrando nel merito dell’esposto, se la minoranza ha ritenuto di registrare irregolarità o situazioni poco trasparenti nella procedura seguita dal Comune, nulla gli vieta di ricorrere alla Corte dei Conti. Siamo tranquilli perché abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo, ancor prima che la minoranza facesse questa uscita. Per recuperare i soldi ci siamo costituiti contro l’assicurazione che doveva garantire o la realizzazione delle opere di compensazione o pagare, nel caso non venissero svolte”-.