Gavazzana ha il suo sindaco a… scadenza

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L’unico ostacolo tra l’imprenditore Claudio Acerbi e la poltrona di sindaco era il quorum e con poco più del 51%, l’ostacolo è stato superato, così Gavazzana, almeno per ora ha il suo sindaco.

La lista unica prevede infatti, affinché le elezioni siano valide, che si rechino alle urne almeno il 50% più uno degli elettori aventi diritto.

Non che ci sia stata proprio la corsa all’ultimo voto, del resto la popolazione di urne potrebbe averne le tasche piene. A novembre c’è stato il referendum per la fusione con Cassano, gentilmente respinta dalla maggioranza degli abitanti di Gavazzana, ma visto che quelli di Cassano, che sono molti di più, hanno detto che a loro sta bene,  la Regione ha stabilito che a gennaio 2018, fusione sia.

Una decisione che potrebbe portare a ricorsi e controricorsi e i sei mesi previsti per Acerbi sindaco, potrebbero lievitare. Ma se così non fosse, tra qualche mese i cittadini sarebbero chiamati nuovamente alle urne per eleggere il sindaco “unitario Gavazzanese-Cassanese”. Insomma la solita confusione levantina.

Intanto si vedrà; il neo sindaco Acerbi non sembra intenzionato a traghettare il Comune verso la chiusura, anzi, forte del fatto che la maggioranza degli abitanti vuole mantenere la propria indipendenza, dichiara: “ La nostra lista è nata con l’obiettivo di fare il possibile per mantenere la nostra autonomia, legandoci a un concetto secondo il quale occorre mantenere l’identità dei territori, i Comuni dovrebbero essere accorpati solo se hanno identiche caratteristiche, problematiche e obiettivi, ma la nostra realtà è certamente  diversa da quella di Cassano”.