La caserma dei carabinieri di Voltaggio è salva: il pericolo di un trasferimento dei militari a Carrosio è scongiurato. La questione era sorta nei mesi scorsi, innescata da due situazioni: l’annosa vicenda della caserma di Gavi, messa in vendita dal Comune e quindi priva di manutenzione fino a poco tempo fa, con i vertici regionali dell’Arma che hanno minacciato il trasloco dei carabinieri senza l’avvio dei lavori, e la proposta del Comune di Carrosio, relativa all’ex bar centrale. L’amministrazione comunale, guidata da Valerio Cassano, proprietaria da dieci anni dell’immobile senza riuscire a trovarne una destinazione, ha proposto all’Arma di aprire lì una caserma con i fondi del Terzo valico. Un’ipotesi valutata positivamente, all’inizio, come hanno dimostrato diversi sopralluoghi dei vertici dei carabinieri, poiché la nuova caserma avrebbe potuto ospitare sia i militari di Gavi che di Voltaggio, che distano a pochi km. Anche perché per la caserma voltaggina c’erano problemi tra l’Arma e il frati cappuccini, proprietari dell’immobile.
Da qui la protesta del sindaco Michele Bisio, che si era detto pronto a incatenarsi in quel caso. L’altra sera il primo cittadino ha risposto a un’interrogazione della minoranza sull’argomento. “Al commissario straordinario del Terzo valico, Iolanda Romano – ha detto Bisio in Consiglio comunale – ho detto che se intendevano utilizzare i fondi dell’alta capacità per portare via la caserma a Voltaggio avrebbero dovuto passare sul mio cadavere”. La questione, dopo vari colloqui con l’Arma da cui non erano arrivate certezze sul futuro del presidio, è stata affrontata davanti al prefetto Romilda Tafuri con i vertici provinciali dell’Arma e con padre Gambaro, alla guida dell’Ordine provinciale dei cappuccini di Genova.
Un incontro burrascoso, a detta di Bisio, dove il frate ha lanciato strali contro Voltaggio, rea, a suo parere, di non fare nulla per il convento (quando in realtà l’impegno dei volontari e del Comune non manca per la pinacoteca) e ha inizialmente annunciato di voler vendere la caserma o mandare via i carabinieri per ospitare i profughi. Secondo padre Gambaro, oltretutto, il ministero dell’Interno avrebbe ridotto l’affitto annuale della caserma a 13 mila euro. I rappresentanti dell’Arma, a loro volta, hanno evidenziato la necessità di lavori nell’edificio, mai realizzati dalla proprietà. Alla fine, ha raccontato ancora Bisio, il prefetto è stata molto dura nei confronti di padre Gambaro, imponendo di fatto la permanenza dei carabinieri a Voltaggio e l’esecuzione di alcuni piccoli lavori alla proprietà. Il Comune troverà invece uno spazio per l’archivio della caserma. “I carabinieri restano a Voltaggio”, ha concluso Bisio.