Una richiesta danni per 30 mila euro nei confronti della Regione, dell’Agenzia del Demanio del Piemonte e della Provincia per le piene dell’Orba che devastano campi tra Predosa e Capriata d’Orba. La citazione in giudizio è opera della società immobiliare Tirso, proprietaria di numerosi terreni tra i due Comuni, sulla sponda destra del torrente, precisamente a cavallo della strada provinciale 179 dell’Iride. In occasione di ogni piena dell’Orba il tratto stradale tra i due Comuni viene chiuso poiché finisce spesso sott’acqua con conseguenti danni alla strada stessa. A rimetterci, secondo la società milanese, sono i campi intorno all’arteria stradale, che vengono invasi da asfalto, pietre e altri materiali, tanto da non poter essere più coltivati. Questo perché, secondo i legali della Tirso, quel tratto della strada 179 sarebbe stato costruito su un terreno non compatto, poco permeabile e pieno di sassi. Da qui la citazione ai danni della Provincia. Regione e Agenzia del Demanio sono state invece chiamate in causa per la presunta mancata manutenzione dell’Orba. Nel greto sarebbe necessaria una pulizia dell’alveo oltre al ripristino degli argini “per eliminare totalmente il rischio di esondazioni”. La Tirso sostiene di aver speso, in occasione delle alluvioni del 2019 e del 2021, circa 30 mila euro per eliminare i materiali dai campi e renderli nuovamente coltivabili con il trasporto di terra agraria.
“I nostri campi invasi da asfalto e pietre a causa delle piene dell’Orba: Regione e Provincia paghino”
La società Tirso ha citato in giudizio i due enti insieme all’Agenzia del Demanio per i terreni situati tra Capriata e Predosa lungo la strada 179 dell’Iride, allagati nel 2019 e nel 2021