“Paola”, la talpa meccanica partita lo scorso anno dal cantiere del Terzo valico di Radimero, ad Arquata Scrivia, è ferma da qualche tempo, a poca distanza dalle sorgenti di Sottovalle, le prime lungo il tracciato del maxi tunnel da 27 km verso Genova a essere messe a rischio. La notizia è stata comunicata sia al Comune di Arquata che al consorzio proprietario dell’acquedotto di Sottovalle, destinato a rimanere all’asciutto proprio per la quasi certa distruzione delle fonti del monte Zuccaro, dalle quali si alimenta. Per questo il Cociv sta costruendo un acquedotto alternativo che si approvvigiona dalla zona Rigoroso, quasi terminato. A dicembre l’Osservatorio ambientale del Terzo valico aveva stabilito che se nel caso in cui il nuovo acquedotto di Sottovalle non sia pronto la talpa meccanica che sta scavando il tunnel dovrà fermarsi prima di impattare con le sorgenti. Questo perché il consorzio sottovallese nelle settimane precedenti aveva lanciato l’allarme: per arrivare sotto il monte Zuccaro mancava circa un chilometro mentre i lavori dell’acquedotto sostitutivo, partiti da tempo, andavano a rilento. Le prescrizioni inserite nel progetto definitivo del Terzo valico, approvato nel 2006, impongono però che l’acquedotto sia terminato prima dell’eventuale impatto tra la talpa meccanica e le sorgenti.

Sottovalle di Arquata

Da qui la presa di posizione dell’Osservatorio. Ad aprile, sia quest’ultimo sia il Cociv avevano poi annunciato la “sostanziale conclusione dei lavori dell’acquedotto, già utilizzabile in modalità manuale, con la talpa meccanica a 600 metri dalla zona individuata come potenzialmente interferente con le sorgenti”. Per il consorzio di Sottovalle si trattava di “previsioni troppo ottimistiche rispetto ai lavori eseguiti”. Ora lo stop alla talpa, a poca distanza dalle sorgenti, secondo quanto appreso dal consorzio, mentre il Cociv, interpellato da Giornale7 sulla vicenda, ancora una volta preferisce rimanere nel silenzio. L’avvocato Marco Morra, legale del consorzio sottovallese, dice: “Non ci è stato spiegato il motivo dello stop dell’attività di scavo. A quanto sembra, le sorgenti non sono ancora state impattate e la seconda talpa che sta scavando la galleria parallela è ancora lontana. Per noi l’acquedotto deve ancora essere terminato per quanto riguarda la parte tecnologica e deve essere chiarito l’aspetto legato ai costi di gestione”.

Il cantiere dell’acquedotto in un’immagine dello scorso inverno

A Sottovalle, a proposito dello stop allo scavo, si parla di possibili questioni tecnico-burocratiche relative all’assegnazione dell’appalto di Radimero alle società Seli Overseas e Toto Costruzioni generali, che hanno avviato la seconda talpa meccanica, mentre la prima era partita grazie al Cociv. Lo stop, secondo quanto si apprende dal Comune di Arquata, potrebbe durare forse tutta l’estate, periodo durante il quale il governo, con il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli (M5s) dovrebbe valutare l’utilità del Terzo valico, finora mai provata. Le sorgenti degli acquedotti nonché dei corsi d’acqua si salveranno in extremis?