Due grandi artisti per ricordare un grande alessandrino, Umberto Eco. Domani sera, giovedì, alle 21, il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure ospiterà il penultimo appuntamento del Festival Lavagnino 2017, dal titolo “Il nome della rosa… Il nome di Umberto”, immagini, letture e musica che saranno affidate a Moni Ovadia e Gianni Coscia accompagnati dai Solisti dell’Orchestra Classica di Alessandria.
Ovadia, 71 anni, ebreo sefardita, attore e musicista, nato in Bulgaria ma cresciuto a Milano, è il fondatore del “teatro musicale” e autore di spettacoli come Ballata di fine millennio, Il caso Kafka, Il banchiere errante, L’armata a cavallo, Il mercante di Venezia in prova, Doppio fronte – Oratorio per la grande guerra, Benvenuti nel Ghetto, quest’ultimo ideato in occasione del settantesimo anniversario dell’insurrezione nel ghetto di Varsavia. Nel 2015 porta nei teatri Il nostro Enzo, recital sulle canzoni milanesi di Enzo Jannacci. Domani sera gli sarà conferito il Lavagnino teatro-musica award.
Coscia è considerato uno maggiori musicisti jazz, apprezzato in tutto il mondo, autore anche di colonne sonore cinematografiche. Ha collaborato con Eco in occasione dell’uscita del disco “In cerca di Cibo”: le note di copertina sono state scritte dal semiologo alessandrino e il disco ha ottenuto il prestigioso premio “Preises der deutschen schallplattenkritik” da parte della critica tedesca. Durante la serata novese verranno eseguite musiche di Bach, Corelli, Telemann, Lavagnino e dello stesso Coscia. L’ingresso sarà a offerta libera per le iniziative benefiche del Rotary Club Gavi-Libarna sul territorio.