Il chiosco dei gelati di piazza Caduti potrà tornare al suo posto una volta conclusi i lavori”. Lo dichiara il sindaco di Arquata Scrivia, Alberto Basso, rispondendo all’interrogazione che le opposizioni hanno depositato in municipio a proposito dei lavori di riqualificazione della piazza. Come è noto, la gelateria “La Dolcetteria” deve smantellare il suo chiosco con l’avvio dell’intervento. Nei mesi scorsi, contro la chiusura dell’attività, era stata avviata una petizione on line per chiedere di mantenere l’attività dove si trova da tempo, poiché lì vicino c’è il parco giochi e in estate il locale è un punto di riferimento per famiglie e bambini. Erano state raccolte oltre 900 firme. Lo scontro tra la titolare, Laura Patri, e l’amministrazione comunale aveva avuto anche toni accesi. Per ora il chiosco è ancora al suo posto ma il suo destino è segnato poiché la sua concessione è scaduta. I consiglieri di minoranza dei gruppi Arquata di tutti e Arquata bene comune (Fabrizio Dellepiane, Cecilia Pasquale, Roberto Scifò e Diego Sabbi) hanno così presentato un’interrogazione che intendono discutere in Consiglio comunale sui lavori da 540 mila euro con i quali la piazza, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, sarà abbellita e adeguata alla norme per la aree mercatali. In piazza Caduti si svolge infatti il mercato settimanale del mercoledì e devono essere installati gli allacci per l’energia elettrica e per l’acqua e gli scarichi per ogni banco del mercato.

Piazza Caduti

Saranno inoltre rifatte l’illuminazione e la pavimentazione e i posti auto saranno solo quattro in meno: saranno cancellati a fianco di via 4 novembre ma ne saranno ricavati altri all’interno della piazza. Le opposizioni, a proposito del chiosco, ricordano che “le amministrazioni comunali devono tutelare il commercio, senza distinzione alcuna”, mentre, fanno notare, l’edicola dei giornali nella medesima piazza resterà al suo posto. Oltretutto, ricordano, i cittadini, tramite la petizione, chiedono che il chiosco resti dov’è. Secondo l’interrogazione, la spesa per rifare la piazza sarà eccessiva, i lavori non sono stati discussi con la popolazione e possono essere rinviati a periodi migliori degli attuali, caratterizzati da “una crisi economica planetaria”. L’intervento, a detta delle opposizioni, porterà a un indebitamento per il Comune. Basso ricorda innanzitutto che la gelateria, “una volta terminati i lavori, potrà tornare nella piazza a patto che non venga manomesso il suolo pubblico. L’attuale chiosco verrà rimosso poiché la concessione rilasciata alla titolare era scaduta ma le era stato concesso un altro anno in attesa dell’avvio dei lavori. La concessione dell’edicola, al contrario, non è scaduta”. La riqualificazione è finanziata con parte del milione di euro arrivato da Rfi per il Terzo valico e da oneri di urbanizzazione, “quindi senza alcun indebitamento per il Comune – precisa Basso -, che non ha acceso alcun mutuo. I lavori, oltretutto, non sono rinviabili”. Sulla mancata discussione con i cittadini del progetto, Basso dice: “Non possiamo certo sottoporre a referendum ogni lavoro pubblico. Ogni cinque anni, con le elezioni, i cittadini giudicano il nostro operato”.