Presentato il Perosi Festival 2018

Grandi concerti dal 1° febbraio fino a ottobre

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Perosi 2017 concerto in Cattedrale

Nasce il festival musicale dedicato a Lorenzo Perosi. Musica sinfonica, cameristica, eventi culturali, laboratori musicali per le scuole e tanti altri eventi per tutto il 2018.

Perosi Festival 2018“, è un progetto musicale – nato dal protocollo di intesa culturale tra Diocesi, Comune, Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, Famiglia orionina, Pro Iulia Derthona – centrato sulla figura del suo celebre concittadino Don Lorenzo Perosi, musicista conosciuto a livello internazionale.

«Sono emozionato di poter presentare non una serie di eventi, ma l’unico festival al mondo interamente dedicato a Lorenzo Perosi – dice don Paolo Padrini, direttore artistico del Perosi Festival -. La nostra storia è il nostro futuro. Il festival raggruppa molte iniziative delle passate edizioni e ne propone altre. Un festival di respiro nazionale per “sdoganare” Perosi che merita di essere suonato insieme ai grandi del Novecento italiano ed internazionale».

Perosi Festival 2018 conferenza stampa
Don Paolo Padrini, l’assessore alla Cultura Marcella Graziano e il presidente della Fondazione CR Tortona Dante Davio alla conferenza stampa di presentazione

«La musica di Perosi – aggiunge – entrerà nei Conservatori, attraverso progetti e collaborazioni. Perosi quindi non solo celebrato ma valorizzato e divulgato come “rivoluzionario” della musica sacra e come fine e colto compositore di musica sinfonica e cameristica, degno di essere annoverato, studiato, conosciuto e soprattutto eseguito al pari degli artisti europei che hanno fatto grande la musica classica».

Due concerti cameristici, quelli del 1° febbraio e del 22 aprile, sono realizzati in collaborazione con gli Amici della musica di Tortona ed inseriti nel loro programma».

Tutti i concerti sono gratuiti.

Si inizia il 1 febbraio, alle 21, nella chiesa di San Giacomo, con un concerto di musica da camera con i solisti dell’Accademia cameristica Lorenzo Perosi. L’ingresso è senza prenotazione.

Il 17 febbraio, alle 21, in Cattedrale, «La passione di Cristo secondo San Marco», trilogia sacra di Perosi eseguita dall’Orchestra regionale veneta (55 orchestrali) con il Coro filarmonico veneto (74 coristi).

Il 22 aprile, al Teatro Civico, recital violinistico del maestro Stefano Zanchetta.

A marzo verrà riproposto il progetto educativo Perosi.EDU legato alla didattica e ai laboratori musicali nelle scuole.

A maggio invece sarà la volta del Festival delle orchestre giovanili provenienti da tutta Italia con la realizzazione di tre concerti dal vivo.

Il 17 giugno torneranno le Invasioni musicali, un nuova giornata di musica libera nel centro storico cittadino.

A ottobre sono in programma il Gran Galà perosiano, concerto sinfonico della orchestra «LaVerdi» di Milano all’interno di un progetto che vede coinvolta anche Novi Ligure con il Festival Marenco, e dal 7 al 14 ottobre la settimana dell’arte «In Perosi memoriam» con l’apertura di una nuova mostra d’arte nell’ex cotonificio Dellepiane.

Da segnalare anche la rassegna “Borghi della Musica: Perosi nelle Valli”, realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che verrà realizzata nel periodo estivo, con concerti perosiani prodotti dagli allievi del Conservatorio Vivaldi di Alessandria.

«Nel 2018 il Perosi Festival proporrà in una piccola città di provincia un vero e proprio anno di musica, quasi una stagione degna delle capitali europee della cultura – conclude don Paolo Padrini -. Significativa è la scelta di aprire il programma con una nuova realtà musicale, nata proprio nell’ambito del vasto progetto di promozione e divulgazione dell’opera del musicista: i solisti dell’Accademia Cameristica Perosi, oggi diretta dal maestro Vittorio Marchese. Il traguardo del Perosi Festival è per me molto importante e testimonia non solo il grande impegno di tutti i partner e gli Enti coinvolti, ma la volontà di costruire un progetto coordinato, articolato, organico e strutturale. Non è sufficiente organizzare eventi, occorre farli diventare grandi progetti!»