Nell’udienza del 31 maggio il Tar del Piemonte ha respinto l’istanza di sospensiva, chiesta da due sale da gioco di Ovada nel ricorso presentato al Presidente della Repubblica contro l’ordinanza del sindaco Paolo Lantero con la quale ha ridotto le ore di funzionamento delle slot machines e dei dispositivi di gioco. “Il Tar ha accolto le nostre argomentazioni riguardo alla necessità di tutelare le fasce deboli della popolazione, aspettiamo fiduciosi l’udienza del 14 giugno. E’ il primo risultato di un lavoro straordinario dell’intera comunità”, ha detto il sindaco Lantero con un grazie ad oltre 30 associazioni, capofila il Consiglio pastorale parrocchiale, che hanno sottoscritto la lettera a sostegno dell’amministrazione comunale.
“Il Tar ha ritenuto prevalente il bene delle persone più fragili rispetto all’interesse economico – ha detto il parroco don Giorgio Santi – è un segnale che fa ben sperare non solo nella sentenza definitiva ma anche nell’attività di sensibilizzazione, che deve continuare giorno per giorno ne”. “Questo primo risultato è frutto dell’impegno di un’intera comunità”, ha sottolineato la capogruppo di maggioranza Elena Marchelli.
Il provvedimento dell’11 ottobre, applica la legge regionale del 2016, dispone lo spegnimento delle slot machines nei bar, tabaccherie, sale gioco dalle 9 alle 12, dalle 17 alle 19, dalle 22 alle 02, tutti i giorni compresi i festivi. In caso di violazione dell’orario, la legge prevede multe da 500 a 1500 euro per ogni apparecchio. La mancata esposizione del cartello di avviso costerà all’esercente da 50 a 500 euro.