Torna Platea Cibis. Il cibo di strada di qualità e il Comune alleati delle botteghe.

Ecco la risposta del commercio tradizionale al fenomeno Outlet

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La moda dello street food ridisegnerà le fiere. Per tre giorni le bancarelle del cibo saranno allestite al posto dei bus, per fare più spazio agli espositori e mettere in bella mostra i negozi. La rivoluzione in piazza XX Settembre avverrà dal 7 al 9 aprile in occasione della seconda edizione di Paltea Cibis. La rassegna del cibo di strada eccellente, sarà l’anteprima delle planimetrie delle prossime fiere.

Spostando le fermate dei pullman in via Martiri della Libertà, potremo godere tutta la piazza, formeremo tre file di bancarelle e un ampio corridoio davanti ai negozi”, ha detto il sindaco Paolo Lantero alla conferenza stampa, mostrando la bozza di presentazione. “Se la nuova disposizione funzionerà, sarà approvata dal consiglio comunale il 10 aprile e sarà già attiva per la fiera di Santa Croce”, anticipa l’assessore alle Attività economiche Giacomo Pastorino, promotore dell’evento con Anva-Confesercenti, Procom, Vivi Ovada, che raduna 170 commercianti molti dei quali si attiveranno singolarmente con iniziative a tema. I negozi  potranno aprire anche domenica. “Street shop vorrà dire libertà d’azione anche con promozioni e sbarazzi nelle vie”, dice la presidente Carolina Malaspina .

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L’evento è particolarmente atteso dai buongustai, che confronteranno le specialità gastronomiche di una ventina di espositori, provenienti da varie regioni e stati esteri. Lo Street Chef in arrivo a Ovada è di riferimento anche per la valle Stura, l’evento è stato promosso fino a Mele e Voltri.

Dopo il grande ed inaspettato successo della prima edizione, ci sono ottime aspettative di sorpasso. Se il modello attecchirà, il prossimo anno Platea Cibis potrebbe raggiungere piazza Assunta”, dice Marcello Torriglia, segretario provinciale Anva -Confesercenti.

“Abbiamo scelto Ovada per l’anteprima nazionale della nuova veste della rassegna – è intervenuta Manuela Ulandi, vicepresidente provinciale di Confesercenti – perché la prima edizione ha avuto un notevole riscontro, i commercianti hanno fatto sinergia e l’amministrazione è attenta. Questa realtà che funziona fa riflettere, in particolare in questi giorni di dibattito intorno allo scontro sindacale all’Outlet di Serravalle, che rappresenta duemila posti di lavoro, ma non si parla mai abbastanza degli 11 mila posti che il commercio ha perso negli ultimi anni in tutta la provincia”.

“Un brand nazionale, come Platea cibis, che apre la stagione a Ovada, ci rende orgogliosi e consapevoli che stiamo promuovendo il nostro territorio nella corretta direzione con arrivi in aumento del 6,63 per cento e l’11.91 per cento di presenze in più”, sottolinea Pastorino. La moda del cibo di strada muove migliaia di persone. Tra una degustazione di un cannolo ungherese e un assaggio di churrasco i turisti si godranno il territorio e le specialità locali.

Per i negozianti sarà l’opportunità di valorizzare il modello di commercio tradizionale, come punto di forza della città. A Ovada l’antenato dello street food è la farinata, che diventerà membro di diritto del comitato nazionale della manifestazione, attraverso la presenza di un ristoratore locale potrà essere preparata in forma itinerante alle prossime tappe di Platea Cibis.