L’Osservatorio Ambientale Comunale, ha predisposto sul Castello, a Villa Charitas, a Tortona, una seconda stazione di alveari, utili al biomonitoraggio dell’ambiente cittadino, dopo quella già inserita all’interno del perimetro della Caserma Passalacqua,
Ai fini di un campionamento completo, tramite analisi multi-residuali sulle matrici dell’alveare pesticidi, si andranno ad esempio a ricercare metalli pesanti, cloruri, nitrati, solfati, idrocarburi policiclici aromatici, diossine e furani, Pm 10 e isotopi radionucleidi
Grazie alla seconda stazione di biomonitoraggio, si andrà a censire anche il livello di biodiversità presente nel territorio comunale, infatti attraverso l’analisi sui mieli prodotti dai due alveari sopracitati si potrà ottenere una mappatura delle specie arboree, arbustive, erbacee presenti nel territorio comunale.
Questa analisi è uno sguardo sulla salute di un ecosistema antropizzato e l’aumento negli anni di specie endemiche, la presenza di specie alloctone che consente una fotografia della salute e del futuro dell’habitat di riferimento.
“In sintesi – conclude il dottor Acerbi – tramite un biomonitoraggio di inquinanti, una mappatura botanica e l’osservazione documentata della salute degli alveari presi in esame, possiamo ottenere dei dati interessanti e confrontabili con altre indagini sulla salute pubblica, considerando che noi, come esseri umani, siamo parte della nicchia ecologica di riferimento delle api: la natura nel suo insieme.
L’Apicoltura si propone quindi come importante indicatore per la sanità pubblica attraverso valutazioni eco-tossicologiche ad ampio spettro, finalizzate a mantenere un idoneo equilibrio tra attività antropiche e salute ambientale”.