Si chiamerà «Tortona è» e affronta temi come la mobilità pubblica, i parcheggi, la promozione delle attività e la digitalizzazione, la promozione turistica, con l’obiettivo di creare un centro commerciale naturale nel cuore della città.

L’amministrazione comunale ha firmato il protocollo d’intesa con Confcommercio e Confesercenti per la costituzione del nuovo Distretto urbano del commercio e il piano strategico per i prossimi tre anni che contiene con le linee di indirizzo generali, gli ambiti di possibile intervento e i documenti propositivi già elaborati da alcuni partner su cui dovranno lavorare il manager, Francesco Alfieri, e gli organi del distretto insieme a tutti i partner dell’iniziativa.

Nella prima fase di costituzione del Duc, a seguito del finanziamento ottenuto dalla Regione, erano state raccolte le manifestazioni d’interesse da parte delle realtà locali disposte a sostenere l’iniziativa e individuato il manager del Distretto a cui è spettato il compito di coordinare gli incontri fra i promotori, raccogliendo idee e proposte, utili e costruttive, che sono state inserite nel piano strategico finalizzato, nell’arco dei prossimi tre anni, ad  aumentare l’attrattività del Distretto urbano del commercio e creare il circuito del centro commerciale naturale.

La zona interessata è quella dal centro storico della città, scelta per la forte concentrazione di attività economiche sulla via Emilia, per un buon tratto soggetta a Zona a traffico limitato e spina dorsale di un sistema che si articola nelle vie adiacenti e che raccoglie complessivamente circa 150 attività (280 in tutta l’area centrale extra Duc), suddivise tra esercizi del settore food con anche attività di vendita, esercizi di vicinato misti, esercizi del settore extra-alimentare (questi ultimi rappresentano la prevalenza) e solo alcune medie strutture.

«In un’area circoscritta, si può riscontrare un’offerta commerciale e di servizi completa – spiegano dal Comune -, percorribile a piedi nell’arco di 15 minuti e dotata di una serie di servizi di supporto e facilitazioni di accesso come parcheggi e mezzi di trasporto pubblico. L’area accorpa un insieme di attività commerciali (compreso il mercato con cadenza bisettimanale ed alcuni mercatini di produttori) che condividono una politica comune di sviluppo raccordata con la promozione del territorio».

La prima nota dolente però sono i parcheggi quasi tutti a pagamento che circondano l’area del Duc. In base ai risultati dei primi questionari inviati dagli operatori economici, infatti, è considerata una delle fragilità maggiori, un fattore che condiziona negativamente l’appetibilità del Distretto, perchè disincentiva le persone dal parcheggiare vicino o dentro l’area per passeggiare nelle vie del centro storico.

«Tra le criticità individuate nella zona, il piano strategico focalizza proprio quelle relative alla mobilità e all’offerta di parcheggi – spiegano -, e individua come possibile soluzione il miglioramento delle opportunità di parcheggio libero a frequente rotazione, per garantire un corretto ricambio delle vetture posteggiate e quindi dei visitatori. Altra criticità su cui lavorare è la resistenza al cambiamento dei negozi di vicinato e la difficoltà di fare sistema comune con operazioni di marketing territoriale».

Proprio questi due argomenti sono al centro delle proposte presentate da alcuni dei promotori e che sono state inserite nel piano strategico insieme ad altre che riguardano la mobilità pubblica, la promozione e la valorizzazione turistica, l’enoturismo il marketing ed il coordinamento fra le diverse attività e le iniziative del Comune e la relativa promozione.