(foto da Facebook, Federmoto)

Al presidente di Terre Derthona, il viticoltore Walter Massa, la Sei giorni internazionale di enduro che si è svolta tra Valle Staffora, Val Curone e Val Grue dal 30 al 4 settembre, è piaciuta, tanto da proporre un’altra gara del genere in futuro. “Ringrazio il Moto Club Alfieri per aver organizzato un evento a valenza mondiale nelle Terre Derthona – dice – . In un momento storico così critico per l’umanità, la presenza di 634 piloti di 30 diverse nazionalità sul nostro territorio ha portato con sé un grande messaggio di civiltà e progresso, oltre ad aver messo in luce competenze meccaniche dei team e prestazioni psicofisiche dei piloti. Le nostre strade, sentieri, capezzagne, rii, frutteti, vigneti, boschi, campi e mulattiere sono stati per sei giorni il palcoscenico di una gara internazionale e, ben oltre la durata della stessa al di fuori della competizione, sono stati vissuti da almeno 50 mila persone tra addetti ai lavori, membri degli staff tecnici e organizzativi, e il pubblico di appassionati e curiosi”. L’Isde, secondo Massa, è stato un toccasana dopo i lockdown causati dal Covid: “Dopo quasi due anni di isolamento abbiamo ospitato il mondo sulle nostre colline, sentito parlare lingue diverse, affollato bar e ristori e riempito tutte le strutture ricettive, abbiamo rivisto e toccato la Vita. Il territorio ha risposto con le sue migliori risorse: paesaggio, ristorazione, ospitalità, ambiente; i produttori artigiani hanno esaltato la nostra agricoltura e agricultura attraverso i prodotti e le degustazioni.

Walter Massa

Il pubblico entusiasta ha goduto dello spettacolo immerso nei boschi, nei frutteti, lungo le strade, nella bellezza di vigne traboccanti di grappoli maturi, dove ha potuto assaggiare gli acini di uva sui filari e conosciuto il vino ottenuto dalle stesse vigne”. Il produttore della Val Curone lancia una frecciata alle associazioni ambientaliste che hanno criticato la gara per il suo impatto ambientale: “ Un pensiero a chi era preoccupato per l’impatto sull’ambiente e si è dovuto ricredere di fronte alla civiltà e al rispetto che l’organizzazione ISDE ha mostrato verso il territorio”. Inoltre, Massa ringrazia “i quattro piloti Tortonesi, i nostri ragazzi Edoardo Alutto, Federico Fanzio e Filippo Alutto, che hanno portato con la squadra Terre Derthona nel cuore e ben impressa sulle loro tute e il nostro orgoglio sul palcoscenico mondiale, posizionandosi 15esimi su 163 club. Federico Lucotti ha preso parte alla manifestazione portandola a termine in posizione di prestigio. Un grazie ai quattro piloti della Nazionale Italiana che hanno vinto il Trofeo Mondiale e ai tre piloti del “Vaso d’Argento” che hanno conquistato il Trofeo Mondiale Junior”. Secondo Massa, dunque, “questa Sei Giorni Internazionale di Enduro, che nello spirito o nella forma può essere equiparata alla Olimpiade o Coppa Davis, ha contribuito a far conoscere e apprezzare il territorio e a esportare il nostro patrimonio culturale ed enogastronomico. Questo entusiasmo e questa rinnovata energia possono essere canalizzate per amplificare la visibilità al territorio e generare ricadute positive su tutto l’indotto”.

Poi lancia una serie di proposte: “Mi piacerebbe che il territorio nei prossimi anni continuasse a parlare al mondo con iniziative analoghe dove il paesaggio e l’ambiente che ci appartengono sono protagonisti, attraverso i veicoli che ne esaltino la fruizione. Sull’onda dell’entusiasmo mi sento di proporre per il futuro prossimo: • Una due giorni di Campionato del Mondo di Enduro nelle vigne dell’Isola Bianca del Piemonte, tra Derthona e Gavi • Una prima Sei Giorni di E-bike con epicentro (partenza e arrivi giornalieri) nel Parco del Castello di Marengo o nella Cittadella di Alessandria attraverso le colline di Acqui, Casale, Novi, Ovada, Tortona e riffa finale del sabato tra i campi del granaio d’Italia, ovvero la piana di Marengo. • Pensando al Giro d’Italia e al Tour de France, mi sento di portare in discussione non solo agli appassionati ma alle pubbliche Istituzioni, alle Fondazioni, alla Camera di Commercio e ad Alexala una Wine Stage a cronometro Derthona – Gavi dedicata al nostro Fausto a 71 anni dalla storica doppietta Giro – Tour e a 70 anni dalle vittorie del mondiale a Lugano e dal quinto ed ultimo Giro d’Italia. Bisogna accelerare però, il 2023 è alle porte. Son convinto – conclude Massa – che non solo il silenzio delle biciclette ma anche il sound delle moto metterà in condizione Istituzioni, associazioni, imprese e la gente che vive e ama la nostra Provincia di dialogare e fare i dovuti sacrifici per portare le nostre terre ancora una volta sotto i riflettori del mondo”.