Il destino dei lavoratori della Cementir di Arquata Scrivia si dovrebbe decidere dopodomani, giovedì, in prefettura ad Alessandria. In quella sede si cercherà di trovare un accordo sui 23 esuberi dichiarati la scorsa settimana dall’azienda del gruppo Caltagirone. L’obiettivo è far sì che tutti vengano ricollocati evitando il licenziamento già avviato. I lavoratori continuano a occupare la fabbrica e la tensione con la Cementir resta alta ma le maestranze hanno l’appoggio di tutta la comunità arquatese, oltre che dei parlamentari e dei consiglieri regionali del territorio, in visita ieri nello stabilimento alle porte del paese. Anche oggi bar e negozi hanno mostrato la loro vicinanza regalando cibo a volontà ai lavoratori, dalle brioches per la colazione alla carne per il pranzo e la cena. “Una comunità intera schierata con questi ragazzi – dice Massimo Cogliandro, sindacalista della Fillea-Cgil regionale -. Una cosa mai vista che spero faccia cambiare al più presto atteggiamento alla Cementir”.
La Cementir ha proposto di assorbire 10 dei 23 lavoratori nella Betontir, azienda del gruppo che opera tra l’altro nel cantiere del Terzo valico di Castagnola, mentre il Cociv ha già valutato i curricula degli altri 13 ma i cantieri sono fermi e il consorzio a breve dovrebbe essere commissariato per le note vicende legali. Giovedì sera, alle 21, si riunisce il Consiglio comunale proprio sulla questione Cementir. L’auspicio è che l’assemblea possa semplicemente prendere atto di un accordo a favore dei lavoratori.