Ancora bloccati dai dipendenti del gruppo Gavio, il casello e la Statale 211

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Si protrae il blocco del casello autostradale di Tortona, causata dalla manifestazione dei dipendenti del gruppo Gavio che protestano per le nuove norme del Codice degli appalti, che punta a liberalizzare, le concessioni autostradali, in mano da decenni sempre agli stessi gestori grazie a continue proroghe. Le conseguenze immediate saranno negative per i lavoratori delle imprese che operano nella progettazione e nella manutenzione delle tratte autostradali: i concessionari non potranno più affidare alle ditte del loro gruppo tali interventi, se non al massimo per il 20% dei lavori, così, soltanto nella nostra provincia, rischiano il posto 800 persone, oltre 2 mila in tutta Italia.

L’obiettivo della manifestazione di stamane, organizzata dai sindacati Feneal Uil, Fillea Cgil e Filca Cisl è attirare l’attenzione sulla pesante situazione effettuando un blocco del casello e quindi della strada 211 per Sale e della tangenziale di Tortona, in concomitanza con altri cortei e presidi previsti a Frosinone, Firenze e Pescara, dove rischiano il posto i lavoratori anche di altri gestori autostradali. A Tortona si concentreranno i dipendenti del gruppo Gavio del Piemonte, della Lombardia e della Liguria. Al fianco dei lavoratori i parlamentari eletti ad Alessandria e i sindaci di Novi Ligure, Castelnuovo Scrivia e Tortona, dove risiedono molte delle famiglie dei lavoratori.

Due settimane fa, in un incontro nel municipio tortonese, il viceministro dell’Economia Enrico Morando si era impegnato a portare la questione all’attenzione del Ministero delle Infrastrutture. I sindacati, che si sono scusati in anticipo per il disagio che sarà provocato dal blocco del traffico ricordano che proprio in questo dicastero erano stati stipulati degli accordi a tutela dei lavoratori che in seguito non sono stati rispettati dal governo nella stesura del nuovo Codice degli appalti.