Cinque Comuni e il Parco al Tar contro l’impianto della Refuel.

Anche le Aree protette dell’Appenino Piemontese al fianco dell’Associazione per la tutela della valle del Piota e del Consorzio dell’Ovada Docg.

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dal sito https://www.recyclind.it/

Contro l’autorizzazione che la Provincia ha rilasciato alla Refuel si sono schierati cinque Comuni dell’Ovadese, oltre alle Aree protette dell’Appenino Piemontese, al Consorzio dell’Ovada Docg e all’associazione per la tutela della Valle del Piota e a due imprese produttrici di vino. Nella seduta del Consiglio dell’Appennino Piemontese di ieri, 8 febbraio, il presidente, Danilo Repetto, è stato autorizzato all’unanimità a costituirsi in giudizio al Tar contro l’attivazione dell’impianto previsto nella ex Saspa Bedding, nella zona industriale della Caraffa, a Silvano d’Orba, insieme alle amministrazioni comunali di Lerma, Casaleggio Boiro, Mornese, Rocca Grimalda e Bosio.

L’area della ex Sapsa Bedding dove partirà l’impianto della Refuel

La Refuel intende lavorare 140 mila tonnellate l’anno di rifiuti per produrre il cosiddetto Css, il carbone verde, impiegato nei cementifici come combustibile, attività che gli abitanti della zona, riuniti nell’Associazione per la tutela della Valle del Piota, contestano sin dallo scorso anno insieme ad altre associazioni. Favorevole, invece, il Comune di Silvano. L’impianto è osteggiato soprattutto per il problema degli odori e delle polveri.