Una rete del gas pagata due volte con fondi pubblici e che ora deve essere assegnata a un gestore scelto con una gara sovracomunale senza che ci sia certezza sulla proprietà. La situazione delle condotta del metano nel territorio della ex Comunità montana Valli Curone Grue Ossona non è ancora chiara secondo il Comune di Costa Vescovato. La tubazione venne installata negli anni Novanta da Italgas con una spesa di 10 miliardi di lire, finanziata con fondi pubblici. Negli anni scorsi, avviata la liquidazione della Comunità montana, nel frattempo diventata Terre del Giarolo, alcuni Comuni hanno comprato dall’ente la parte di rete del loro territorio. Un’operazione che l’amministrazione di Costa Vescovato non ha portato avanti. Dice il sindaco Fabio Boveri: “A oggi non esiste alcun atto che assegni la proprietà della rete, anche perché la Comunità montana non è ancora stato ufficialmente sciolta, per cui la questione è ancora da definire, a parte per quei Comuni che hanno comprato la parte di tubazione che riguarda solo i loro territori. Su questo punto, oltretutto, va rilevato che la metanizzazione era avvenuta per buona parte con fondi pubblici, per cui l’acquisto da parte dei Comuni, con altri soldi dei cittadini, lascia perplessi”.

Fabio Boveri, sindaco di Costa Vescovato

Secondo Boveri, la proprietà delle condotte va ripartita tra i sedici Comuni che allora facevano parte della Valli Curone Grue Ossona, essendo stati beneficiari del finanziamento pubblico. L’allora commissario liquidatore della Terre del Giarolo, Cesare Rossini, aveva annunciato che la rete sarebbe stata assegnata all’Unione montana Valli Curone Grue Ossona. “Non c’è alcun documento che attesti questo passaggio – sostiene ancora Boveri – per questo, di fronte a questa situazione, il Comune di Costa Vescovato ha diffidato Tortona dal portare avanti la gara sovracomunale, riservandoci di agire in sede legale in caso contrario”. “A nostro avviso – spiegano dal Comune di Tortona, incaricato di organizzare la gara – l’assegnazione della gestione della rete del metano non ha a che fare con la questione della proprietà. L’iter è stato rallentato dai tempi lunghi per definire il valore di alcune reti in altrettanti Comuni del nostro ambito. Nel 2108, finalmente, la gara dovrebbe partire”. Boveri non condivide tale posizione: “Ricordo che nel futuro bando ci sarà anche una parte di corrispettivo che la ditta affidataria dovrà corrispondere annualmente al proprietario della rete in base al numero di contatori, al consumo annuo e al valore di costruzione della rete, per cui la questione di chi sia a oggi il titolare della tubazione non è affatto secondario”.