Gianni Repetto alla Sala Juta di Arquata con “Siamo i ribelli – La Resistenza viene da lontano”

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Siamo i ribelli – La Resistenza viene da lontano” è il titolo dello spettacolo teatrale che andrà in scena  mercoledì 24 aprile alle 21, nella Sala Juta ad Arquata Scrivia. Atto unico scritto e interpretato da Gianni Repetto su musiche di Paolo Murchio – Giuseppe Repetto – Niccolò Tambussa.  

Il racconto della Resistenza, come dice il titolo,  parte da lontano, dal primo dopoguerra, quando si consuma la sconfitta del movimento socialista e si afferma il fascismo. Qualcuno prova a resistere con le armi, come gli Arditi del popolo a Parma nell’agosto del 1922, ma è uno dei pochi casi isolati. L’ottobre dello stesso anno c’è la marcia su Roma, Mussolini viene nominato capo del governo e, dopo le elezioni del 1924, inizia la dittatura del ventennio fascista che porterà alla catastrofe della seconda guerra mondiale. Da qui inizia un lungo periodo di delitti e violenze; Matteotti, Gobetti, Amendola e i fratelli Rosselli, sono solo alcuni dei nomi più noti ; nasce così una Resistenza clandestina, che ha il suo punto di riferimento negli esuli politici riparati in Francia.

Il racconto di Repetto ricorda il periodo dei proclami roboanti del duce, di guerre e di vittorie per ubriacare gli italiani con la retorica dell’Impero. E poi le leggi razziali del ’38, che sono il definitivo abbraccio mortale con Hitler e il nazismo. Ma la guerra, con i suoi ripetuti insuccessi e le centinaia di migliaia di caduti, mette in crisi l’immagine da “uomo del destino” di Mussolini che viene sfiduciato dal suo stesso Gran Consiglio. Cade il fascismo, la monarchia affida il governo a Badoglio. L’8 settembre del 1943 il re e il capo del governo, dopo essere fuggiti a Brindisi, comunicano via radio agli Italiani di aver firmato un armistizio con gli alleati. L’esercito è allo sbando, i tedeschi occupano i centri nevralgici del Paese e consentono l’insediamento al Nord di un governo fascista guidato da Mussolini, la Repubblica Sociale Italiana. Le prime bande di partigiani salgono in montagna: saranno venti mesi di guerriglia e di rappresaglie feroci, ne è un esempio, la Benedicta, in attesa che le truppe alleate risalgano la penisola. Finalmente, nell’aprile 1945 inizia l’insurrezione finale. Tra il 25 e il 30 aprile i partigiani conquistano i centri più importanti del Nord, mentre tedeschi e fascisti si arrendono o fuggono oltre confine. È la Liberazione, da cui nascerà nel 1946 la repubblica italiana.

Il percorso alternerà momenti di monologo, di canzoni d’epoca e di lotta e di dialogo tra l’attore protagonista e i musicisti. Sullo sfondo verranno proiettate immagini relative ai fatti narrati.