Igina Fabbri riposa dall’altro giorno nel cimitero di Arquata Scrivia. La donna di 71 anni, ufficialmente morta di freddo il 6 febbraio in una casa priva di riscaldamento e di luce nella borgata di Pessino e ritrovata dal figlio con i polsi legati, secondo la versione di quest’ultimo, è stata tumulata in uno dei loculi della parte nuova del cimitero arquatese. Si tratta di una tumulazione provvisoria, concessa dalla procura della Repubblica che sta seguendo il caso: la salma resta infatti a disposizione del magistrato in attesa dell’esito definito dell’autopsia, eseguita nelle settimane scorse, dalla quale si spera possano emergere indicazioni chiare sulle cause del decesso. I figli, Mauro e Rossana (quest’ultima residente a Genova), secondo quanto si apprende, avevano inizialmente chiesto di poter cremare il corpo della madre, ipotesi respinta dal magistrato poiché in questo modo si sarebbe cancellato qualsiasi ulteriore indizio. Alla fine è stata quindi concessa la tumulazione, che permette la riesumazione. Il funerale si è svolto in forma strettamente privata nella chiesa parrocchiale di Arquata, senza l’affissione di alcun avviso funebre, anche per evitare l’arrivo di giornali e telecamere, poiché il giallo sulla morte della Fabbri è salito alla ribalta delle cronache nazionali. A piedi del loculo dove riposa Igina Fabbri, fiori e corone da parte dei figli e dei parenti.

Igina Fabbri

Ancora oggi non è infatti ancora chiaro cosa ci facesse la donna nella sua vecchia residenza di Pessino, visto che abitava in Arquata, in via Avio 13, con il figlio. La versione di quest’ultimo, l’ultima persona ad averla vista in vita, parla della decisione della madre di recarsi nella villa, in vendita, per fare le pulizie. Il figlio l’avrebbe portata nella frazione nel pomeriggio di lunedì 6 febbraio. Sarebbe tornato a Pessino solo il martedì verso le 17,30, trovando la madre con i polsi legati con delle fascette, stesa su una brandina, nel salone della villa. A quel punto, dopo averla liberata, avrebbe dato l’allarme poiché la donna era quasi priva di sensi: sarebbe morta poco dopo prima di arrivare in ospedale per ipotermia. Perché ha atteso, secondo quanto rivelato dalla trasmissione televisiva Pomeriggio5, tutto quel tempo pur sapendo che la madre di trovava al freddo in una casa senza luce? La risposta non c’è ancora.