Nasce “#D2 Distretto Derthona” un campus per i giovani a Tortona

Innovazione e creatività per giovani e famiglie, dal 9 marzo nell'ex tribunale

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L’ex palazzo di giustizia di piazza delle Erbe ospiterà un centro per la formazione e l’orientamento dei giovani grazie a un’iniziativa dell’associazione Progetto Derthona.
Verrà inaugurato sabato 9 marzo, alle 16,30, “#D2 Distretto Derthona”, il nuovo campus di innovazione e creatività che offre spazi e servizi principalmente per giovani e famiglie nei locali dell’ex tribunale, dove troveranno nuova vita laboratori creativi, di formazione, di accompagnamento al lavoro, spazi di coworking e molto altro ancora.
Tra i realizzatori dell’intervento Impact Hub Trentino, Università Piemonte Orientale, Derthona Lab, Cooperativa San Carlo onlus, e tra i patrocinatori la Città di Tortona, l’Associazione “Derthona WakeUp!”, l’Associazione “Riusiamo l’Italia”, l’Ufficio Scolastico Regionale – Ambito Territoriale di Alessandria, la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, l’Università Piemonte Orientale, IUSEFOR Agenzia Formativa.
Tre le aree di intervento: laboratori creativi e Welfare Point, laboratori di formazione e di politiche attive del lavoro, Co-Working Space.
Per le scuole, in particolare: orientamento per la scelta della scuola superiore, dell’università e più in generale per l’individuazione delle potenzialità anche lavorative; Crescere Che Impresa e Impresa In Azione per le scuole secondarie; Arduino, piattaforma per la prototipazione di progetti base o di sperimentazioni in ambito scolastico; Coderdojo, programma per insegnare ai bambini e ai ragazzi la programmazione informatica attraverso il gioco, lo scambio reciproco e il peer learning; corsi per sviluppare l’intelligenza pratica, corsi di scultura, di educazione finanziaria, corsi per competenze digitali, corsi di videomaking attraverso lo smartphone e di design autoprodotto.
E poi ancora opportunità per lo sviluppo e il potenziamento di competenze trasversali con la realizzazione, grazie al coinvolgimento di associazioni culturali dell’”Emporio delle arti”, spazio dedicato a corsi di pittura, scrittura, musica, teatro, affiancati da stage specifici. Ma anche laboratori per affrontare le cause della dispersione scolastica e delle nuove povertà educative con la realizzazione di momenti di studio assistito e di affiancamento specifico a studenti con disturbi di apprendimento.
Un ruolo importante sul tema degli skill per la fascia di studenti delle scuole superiori e post diploma sarà giocato dell’Università Piemonte Orientale, dalle associazioni datoriali e dall’associazione Riusiamo l’Italia, con la realizzazione di un open space formativo con corsi dedicati all’innovazione, all’alimentazione, alla salute, a percorsi di rigenerazione urbana e riuso, attraverso l’attivazione di percorsi alternanza scuola e lavoro, apprendistato professionalizzato e corsi di alta formazione.
Infine #D2 avrà anche un “Welfare Point”, un’agenzia di innovazione sociale, un’antenna locale in grado di dare indicazioni puntuali alle famiglie e alle singole persone, sia rispetto ai bisogni sociali, sia a quelli del lavoro, fornendo e integrando fra loro le diverse informazioni relative ai servizi e le opportunità presenti sul territorio sia di natura pubblica che privata.

L’intervento del presidente dell’associazione Progetto Derthona, Maria Paola Cola:
“Eravamo alcuni amici intorno ad un tavolo, inverno 2010, abbiamo pensato di provare a fare qualcosa per la nostra città. Abbiamo costituito una Associazione di promozione sociale, “Progetto Derthona”, e abbiamo cominciato a trovare contatti, proporre iniziative, organizzare convegni, cercando di valorizzare il nostro Territorio e le sue particolarità per creare, per i nostri giovani, un ecosistema che fornisse più opportunità. C’era già la crisi, ma il peggio doveva ancora venire e tante proposte in grande stile non sono andate a segno, per un motivo o per l’altro: l’area di servizio modello Eataly a Rivalta, l’ex fabbrica Dellepiane con la Piazza dei Mestieri, la piattaforma di Expo, la valorizzazione delle ex carceri, il Meltin’ Pop allo Chalet, la pianificazione della ristorazione collettiva sul Territorio, Tortona Smart city ed altro ancora ….. Ripensando a questi anni non possiamo che ringraziare chi ci ha aiutato, con lavoro, idee e mezzi, ma anche chi non ci ha aiutato, chi ha diffidato, chi ci ha criticato, su basi esatte o sbagliate, chi è entrato in associazione e chi l’ha lasciata, perché tutto questo ci ha convinto a perseverare, come si usa dire ora, ad essere resilienti, a cercare sempre un altro modo. Eravamo e siamo convinti che chi dalla vita ha ricevuto, deve ritornare qualcosa alla comunità e non abbiamo mollato. Piccoli passi, piccole iniziative, forse ci è mancata una vera continuità, perché il nostro è un impegno ma non un lavoro a tempo pieno: i concorsi adotta un prodotto e poi adotta un mestiere, le ricerche e le ricette per la fragola profumata di Tortona, la carta di qualità della ricettività, le consulenze ai nuovi impianti di nocciole e ciliegie, lo stand del Territorio al Bit, e, più di recente, il Derthona Lab. Passando il tempo abbiamo costruito contatti, aggregato partner, continuato a perseguire il nostro sogno. Chi, come noi, è diventato maggiorenne negli anni ottanta ha avuto in dono la visione di un futuro di crescita, una serenità per anni, che, purtroppo, non potranno avere i nostri giovani. Non ho mai desiderato occuparmi di politica, ma come gli altri amici dell’Associazione, credo fortemente che una Società Civile debba avere l’orgoglio, oltre che il dovere, di consegnare i giovani al proprio futuro. Stiamo per inaugurare “#D2 Distretto Derthona”, un contenitore per giovani e meno giovani, dai bimbi dell’asilo al mondo del lavoro, con varie iniziative e partner che Vi invitiamo a conoscere, ma, in estrema sintesi, un progetto di ingegneria sociale, che forse può essere considerato un punto di arrivo, la realizzazione di una parte del nostro sogno, ma che noi viviamo come una tappa di un viaggio chiamato Territorio, viaggio che speriamo sia lungo, creativo e coinvolgente. Non sarà certo una panacea, nemmeno lo speriamo, ma crediamo che possa costituire per i nostri giovani un passo nel loro personale viaggio, un aiuto a costruire la propria strada, a sviluppare la propria individualità, per “essere una voce e non un’eco”, uno stimolo ad amare il proprio Territorio ed a volerlo vivere, sempre ricordando Antoine de Saint Exupery “l’importante non è prevedere il futuro, ma renderlo possibile”. Grazie per l’attenzione, Vi aspettiamo ‪il 9 marzo”.