Cassa integrazione straordinaria dal 2 novembre per i dipendenti Mossi e Ghisolfi

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Avrà inizio dal 2 novembre per i dipendenti del Gruppo Mossi e Ghisolfi la cassa integrazione straordinaria chiesta per un anno sui siti controllati: Biochemtex con sede a Tortona e centro di ricerca al Parco scientifico tecnologico di Rivalta Scrivia, l’impianto di Crescentino (Vercelli) per la produzione di etanolo di seconda generazione, e M&G Finanziaria con sede a Tortona e ad Assago (Milano).

Si è svolto venerdì 27 ottobre, in Regione, l’incontro per attivare la procedura, sulla base dell’accordo fatto una settimana prima nella sede di Confindustria Alessandria. La richiesta sarà inviata al Ministero con tutti i documenti previsti dalla normativa. che dovranno essere prodotti dall’azienda.

La procedura coinvolge i 50 dipendenti di Biochemtex di Tortona, per lo più ingegneri e analisti, e per una trentina di loro inizierà dal 2 novembre. Per quanto riguarda la Italian Bio Products (IBP) di Crescentino, invece, sono coinvolti i 121 dipendenti e la cassa integrazione inizierà il 2 novembre per 111 di loro, 105 a Crescentino e 6 dislocati a Tortona. L’azienda anticiperà il pagamento della cassa integrazione e sarà applicata una rotazione per tutelare il più possibile i lavoratori.

All’incontro erano presenti i rappresentanti delle segreterie provinciali Cgil, Cisl e Uil di Alessandria e Vercelli con la rsu di Crescentino, quelli di Confindustria, Marco Parachini per Biochemtex, Alberto Brigatti per IBP e Angelica Nicolò dell’ufficio del Ministero.

Intanto il tribunale di Alessandria ha ammesso le società del Gruppo che ne avevano fatto richiesta (Mossi & Ghisolfi, M&G Finanziaria, Biochemtex, Beta Renewables, Italian Bio Products, IBP Energia, M&G Polimeri, Acetati Immobiliare) alla procedura di concordato preventivo e ha concesso il termine massimo di 120 giorni per il deposito della proposta e del piano a partire dal 26 ottobre, tranne per IBP per la quale ha concesso 60 giorni.

Secondo quanto comunicato dal Gruppo, le società hanno allo studio un’ipotesi di piano e di proposta di concordato che consenta a tutta la realtà aziendale di proseguire in continuità, non potendo tuttavia escludere, al termine delle verifiche tecniche in corso, soluzioni alternative.