L’indebitamento pro capite degli ovadesi diminuisce, ma le opere rallentano, perché la crisi frena la vendita degli immobili. Il debito procapite degli ovadesi, che nel 2014 era di 548 euro, a fine triennio scenderà a 328 euro con un calo del 40% in cinque anni. “A fine 2016 abbiamo estinto anticipatamente due mutui. L’autonomia finanziaria del Comune di Ovada supera il 90 per cento”. L’assessore al Bilancio Giacomo Pastorino ha presentato al consiglio un documento di previsione promettente, nonostante il Pareggio di bilancio, che vincola le risorse finanziarie ed ha ridotto all’osso anche l’organico con un dipendente ogni 178 abitanti. La previsione pareggia intorno a 12 milioni di euro, 8,5 milioni la spesa corrente, di cui il 35% andrà alle politiche sociali, 30% a cultura e tempo libero. “La stretta sulla spesa ha costretto a rimandare negli anni opere di necessaria manutenzione, ora ineludibili e e realizzabili con un impegno di spesa intorno al milione – ha detto Pastorino – inoltre promuoveremo dinamiche associative per agevolare le opere cantierabili, come il coworking”. Tuttavia la discussione del Documento unico di programmazione, iniziata nella seduta del 22 febbraio e terminata giovedì scorso, non convince i gruppi di opposizione.
“E’ il terzo bilancio di questa amministrazione – ha detto Giorgio Bricola di Patto Per Ovada – a parte la sistemazione di via Dania con fondi pubblici e l’asfaltatura di via Torino, restano da fare i loculi al cimitero, la ristrutturazione del teatro comunale, parte del canile. Zero interventi per il centro storico. Perdiamo servizi e Lercaro sta morendo”. Se non si riuscirà a vendere l’ex stazione in piazza Castello, forse la rotatoria in piazza XX Settembre sarà rimandata. Il nulla osta da parte della Soprintendenza c’è, la valutazione dell’Agenzia delle entrate è di 323 mila euro. “Troppo per un bene da ristrutturare. Mettete in vendita anche l’ex macello e tagliate gli automezzi: 46 per 63 dipendenti”. “Sono 28, compresi i mezzi dei vigili e della Protezione Civile”, afferma l’assessore ai Lavori pubblici Sergio Capello, che farà fronte all’esigenza di 2,2 milioni di euro per la sistemazione delle strade con appena 270 mila euro. Il gettito dell’Imu è invariato, cambia la Tari: “Un lieve aumento per i cittadini e un piccolo bonus alle imprese, il problema è il sistema di raccolta: è caro, si cambi”, dicono Emilio Braini e Mauro Rasore M5s. “Se ci fosse una bacchetta magica per 48 comuni”, il sindaco Paolo Lantero invita alla concretezza e potenzierà la sicurezza. Insistono gli oppositori: “Da accorpare le caserme dei Carabinieri e della Guardia Forestale: per dare una nuova sede al Baby parking e spendere meno”.