Dolce di Natale San Pastore

Il dolce di Natale fatto con il grano San Pastore e il progetto «C’era una volta il Gusto. Dal grano San Pastore al pane Grosso di Tortona» con 257 bambini dell’Istituto San Giuseppe di Tortona e una fiaba – «Il tesoro segreto» – scritta apposta per loro da Lucia Torti, sono solo due delle importanti novità presentate giovedì, in municipio, nate all’interno del progetto Pa.N.E. Panem Nostrum Everyday, che ha recuperato la coltivazione dell’antico grano San Pastore da cui deriva la farina per fare il Pane Grosso di Tortona.

Il dolce è legato alla tradizione povera del Natale e rappresenta il Bambino Gesù. Una leggenda narra che durante la fuga in Egitto Gesù fu nascosto in una cesta che conteneva della pasta madre per il pane che miracolosamente lievitò avvolgendo il Bambino per nasconderlo. Il Bambino 100% San Pastore sarà realizzato dai panificatori del Grosso di Tortona coordinati da Irene Calamante e sarà disponibile dall’8 dicembre per tutto il periodo delle feste natalizie nei 30 punti vendita con la vetrofania «Qui il Grosso di Tortona».

San Pastore la semina con i bambiniIl progetto con i bambini del San Giuseppe, invece, si svilupperà durante tutto l’anno scolastico. Il 2 novembre, dopo che gli agricoltori del Co.Na.P., il Consorzio nazionale produttori San Pastore, hanno vangato e fresato il terreno, i 257 ragazzi hanno seminato a mano, all’antica, il grano San Pastore benedetto da don Claudio Baldi, parroco del Duomo, nella collinetta all’interno dell’Istituto San Giuseppe. Il progetto prevede anche visite di istruzione alla fattoria didattica Elilu di Castelnuovo Scrivia e al mulino ad acqua di Momperone e un laboratorio di panificazione naturale. Alcuni ragazzi lavoreranno sulla fiaba «Il tesoro segreto» di Lucia Torti per una rappresentazione teatrale e altri alle illustrazioni del libro che sarà pubblicato grazie anche all’impegno del Rotary Club Tortona e del Lions Club Tortona Duomo, e che sarà presentato durante la festa di fine anno scolastico e alla festa del ringraziamento il 15 luglio. C’è molta curiosità da parte dei bambini, li appassiona l’idea di veder crescere qualcosa.

Quanto al Co.Na.P., sono stati registrati due marchi: quello del «Pane Grosso di Tortona» per tutelare il consumatore dalle contraffazioni e quello «100% San Pastore» che identifica i prodotti riconosciuti dal Consorzio che ad oggi sono il Pane Grosso di Tortona, il Monfrà, panino piemontese dello chef Domenico Sorrentino e il Bambino 100% San Pastore.Dolce di Natale San Pastore

Solo fino a 3 mesi fa il Pane Grosso di Tortona esisteva solo nei sogni dei protagonisti della filiera che hanno voluto realizzare per la prima volta un pane d’area innovativo pur nel rispetto di una straordinaria e lunghissima tradizione sia colturale – attraverso il recupero del frumento tenero San Pastore, il grano più diffuso in Italia e recuperato dopo oltre sessant’anni – sia artigianale attraverso la panificazione con lievitazioni naturali.

Oggi Il Pane Grosso di Tortona occupa un posto d’onore sulle tavole di centinaia di famiglie che il sabato acquistano regolarmente l’inconfondibile pane con il taglio a mo’ di stella a 8 punte che porta a convergenza sia la stella impressa sulla moneta sia quella dello stemma vescovile del vescovo di Tortona Vittorio Viola.

L’idea di un Pane che porta il nome di un’antica moneta di grande valore (socio-economico e culturale) è la sintesi dell’idea che il gruppo del San Pastore e del Grosso di Tortona promuove: il cibo locale come moneta di scambio nelle relazioni tra città e campagne circostanti, un’alleanza vantaggiosa sia per chi produce lungo tutta la filiera sia per chi mette sulla propria tavola un pane unico per salubrità e valore e i punti vendita sono raddoppiati da 15 a 30 e da gennaio sarà possibile aumentare il numero dei panificatori in vista della nuova produzione che dovrebbe dare una maggior quantità di farina disponibile quasi 10 volte in più di quella di quest’anno.

E’ trascorso un anno dalla nascita del progetto Pa.N.E. Panem Nostrum Everyday che ad oggi vede coinvolte tre regioni, Piemonte, Lombardia e Toscana. I partner del progetto sono: Università del Piemonte Orientale (che certifica la qualità del prodotto), Comune di Tortona, Fondazione Morando Bolognini (che garantisce la fornitura del seme), Coldiretti Alessandria, elilu – Scuola di multifunzionalità agricola familiare. I panificatori del Pane Grosso di Tortona sono 6, ogni sabato nel producono 700 kg e lo si può acquistare in 30 punti vendita. Gli agricoltori che coltivano il grano San Pastore soci del Co.na.P., il cui presidente è Cristina Poggio e direttore Luca Benicchi, sono 17; 80 gli ettari seminati nel 2017, mentre nel 2018 ne saranno seminati 500.

Il 17 dicembre, in Duomo, alla messa delle 10,30, il parroco don Claudio Baldi benedirà il Bambino Gesù del presepe e anche di quello dolce dei panificatori del Grosso di Tortona. La seconda festa del ringraziamento del San Pastore e del Pane Grosso di Tortona invece si svolgerà con il vescovo di Tortona Vittorio Viola il 15 luglio 2018.