Egidio Daffonchio con la famiglia

Raggiungere i 100 anni non è da tutti: un traguardo importante da festeggiare con familiari e amici. Quando però gli auguri arrivano di persona anche da un ultracentenario la cosa è davvero insolita.

E’ quanto è accaduto a San Ruffino di Sarezzano nella casa di Egidio Daffonchio, che ha compiuto cento anni domenica.

Alla porta ha bussato Giovanni Bosco, dalla frazione Rocca Grue, 102 anni ormai compiuti. E’ stato un inatteso e piacevole incontro durante il quale hanno chiacchierato a lungo come vecchi amici, ricordando il bel tempo andato. Entrambi infatti godono di buona salute e sono perfettamente lucidi.

Egidio Daffonchio con Giovanni Bosco
Egidio Daffonchio con Giovanni Bosco

Egidio Daffonchio, dopo aver servito per sei anni la patria, prima come militare, poi in guerra – Grecia, Africa, Sicilia -, rientrato a casa è stato assunto come messo-tuttofare dal Comune di Sarezzano: un’occupazione a 360 gradi la sua, dagli atti amministrativi alla guida del primo scuolabus, all’incarico dell’acquedotto comunale, allora soggetto a frequentissime problematiche.

Egidio Daffonchio con il sindaco Carlo Mogni e Gianni Mutti
Egidio Daffonchio con il sindaco Carlo Mogni e il presidente della locale Confraternita, Gianni Mutti

E’ stato festeggiato anche dal sindaco del paese, Carlo Mogni, e da Gianni Mutti, presidente della locale Confraternita, che gli hanno consegnato gli artistici piatti appositamente dipinti da Caterina Cavanna a nome dell’amministrazione comunale e del paese che Egidio Daffonchio aveva servito per 30 anni, oltre che dell’Associazione di San Ruffino.

Accanto a lui c’erano la moglie Teresa, 93 anni, già maestra nella scuola di Sarezzano-Palazzina, con la quale è sposato da 73 anni, e i figli Lido, pensionato dell’Arma Aeronautica, Giampiero, funzionario del Comune di Novi Ligure, e Antonella, primario facente funzione del reparto Medicina dell’ospedale di Novi.

Una festa che ha coinvolto gran parte dei compaesani, che hanno voluto incontrare Egidio Daffonchio per fargli gli auguri e condividere con lui un momento di una giornata così importante. Soddisfatto ed emozionato, il centenario ha poi spento la rituale candela del secolo.