Inceneritore e piano regolatore fra i temi discussi in consiglio comunale

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Il municipio di Tortona

“Non ho alcuna contrarietà alla costruzione di un secondo termovalorizzatore sul territorio regionale, perché sappiamo bene che il modello del “rifiuto zero” è, allo stato attuale, inapplicabile: ci sarà sempre una porzione di rifiuto non riciclabile e la nostra discarica ha naturalmente una “vita” limitata. Inoltre dalle dichiarazioni del presidente del Csr Angelo Ravera si evince che l’eventuale progetto non interesserebbe il Comune di Tortona. Sono tuttavia conscio che un’opera di questo genere richiede tempistiche che ne proiettano la realizzazione sul medio-lungo termine e per questo è giusto iniziare a progettarla oggi, ma occorrono anche soluzioni che consentano di gestire i rifiuti nell’immediato. Quindi posso confermare che non vi è correlazione fra quanto dichiarato dal presidente Ravera e la richiesta di proroga per l’avvio del nuovo sistema di raccolta differenziata, le cui ragioni ho già avuto modo di spiegare in diverse occasioni. Faccio però notare che non vi è nulla di “premiale” nella tariffazione puntuale legata al sistema “porta a porta spinto” e non si può certo affermare che questo sistema costi meno di altri. Nessuno lo sostiene più, neppure chi lo sta applicando con una certa, dichiarata efficienza”.

Così il sindaco Federico Chiodi in risposta all’interrogazione presentata dal Pd (primo firmatario il consigliere Giovanni Castagnello) in merito alle dichiarazioni del presidente del Csr Angelo Ravera sulla possibile progettazione di un termovalorizzatore vicino alla discarica di Novi Ligure o su altro territorio della provincia per smaltire rifiuti anche extra consortili.

Castagnello ha chiesto al sindaco Chiodi se il rinvio di 6 mesi della raccolta porta a porta spinto chiesto dal Comune di Tortona abbia a che vedere con questo progetto e se il Comune condivide l’orientamento del Consorzio.

La seduta si è aperta con tre comunicazioni da parte del presidente del Consiglio comunale, Giovanni Ferrari Cuniolo, che ha confermato il nullaosta alla costituzione da parte del consigliere Bardone del gruppo Italia Viva, partito a cui ha recentemente aderito; altra comunicazione riguardava le dimissioni del consigliere Monica Cusmano del Movimento 5 Stelle e la successiva rinuncia da parte del primo dei non eletti Fabrizio Dellachà e conseguente elezione a consigliere di Giuseppe Cuniolo. Terza comunicazione, l’apposizione di un cartello all’ingresso del municipio che limita l’ingresso del pubblico, nei giorni del Consiglio comunale, a 15 minuti prima dell’inizio delle sedute, per ragioni tecniche e organizzative. La decisione in proposito è stata presa dalla Commissione capigruppo.

E’ seguita la surroga del consigliere Cusmano con il consigliere Cuniolo sia in Consiglio che nelle commissioni consiliari: per queste ultime è stato necessario procedere a nuove votazioni per le tre commissioni di cui faceva parte Monica Cusmano. Trattandosi di incarichi che spttano alla minoranza, i consiglieri dei gruppi di maggioranza hanno votato scheda bianca. Cuniolo è stato eletto al posto della Cusmano nella commissione Lavoro e Occupazione, Industria, Commercio e Artigianato e nella commissione Sport, Associazionismo sportivo e Politiche giovanili, mentre nella commissione Cultura, Turismo, Manifestazioni è stato eletto il consigliere Lorenzo Bianchi.

Approvato il verbale della seduta precedente all’unanimità (con l’eccezione di Cuniolo che non era presente), è stata discussa la delibera presentata dal vice sindaco Fabio Morreale di modifica la regolamento della commissione per il Paesaggio: in sostanza, come già accade per la commissione Edilizia, anche quest’organo sarà nominato direttamente dalla Giunta senza ratifica del Consiglio comunale. La proposta è stata approvata con i voti della maggioranza e del Movimento 5 Stelle, contrari gli altri consiglieri di minoranza.

Sempre il vice sindaco ha presentato due delibere di urbanistica riguardanti due aree per cui viene applicata per la prima volta una modifica ad una legge regionale. Per illustrare il punto era presente anche il dirigente del settore Francesco Gilardone.  Il primo punto è stato approvato dalla maggioranza con i voti contrari dell’opposizione, per il secondo hanno votato favorevolmente anche i consiglieri Bardone, Bianchi e Mattirolo, mentre si sono astenuti i consiglieri Pd e M5S.

Votati all’unanimità i due riconoscimenti di debiti fuori bilancio che riguardavano nel primo caso il contenzioso con un dipendente ex Mazal Global e una causa persa dal Comune in Appello.

Su interrogazione presentata dal consigliere Gianluca Bardone poi è stato fatto il punto della situazione sull’iter per la realizzazione del nuovo piano regolatore, avviato dalla precedente amministrazione comunale.

Il vice sindaco Morreale ha spiegato che l’intenzione dell’amministrazione rimane quella di approvare il nuovo prg nel più breve tempo possibile e l’attuale sospensione è dovuta alla legittima volontà di analizzare con attenzione il documento e comprendere se sia necessario o possibile intervenire con modifiche anche parziali, senza ripartire da capo. Per quanto riguarda la questione dell’ “ufficio di piano” che era stato costituito dalla precedente Giunta, è intenzione riconfermarlo, ma è stato semplicemente traslocato, senza arrecare alcun disagio o rallentamento del lavoro dei tecnici del Comune.

“L’iter per l’approvazione definitiva del nuovo piano regolatore generale – ha detto Morreale – non è così avanzato come potrebbe sembrare da alcune affermazioni che sono state fatte, o dalla lettura della presente interrogazione. Va infatti sottolineato che allo stato attuale, senza modifiche sostanziali, la procedura richiede ben più di sei mesi. Sono tuttora in corso valutazioni sul comportamento da adottare. Sono passati solo cinque mesi dall’insediamento di questa amministrazione, alla precedente Giunta sono occorsi quasi tre anni per avviare l’iter, quindi siamo certi comprenderete la necessità di una riflessione attenta.