La discarica Riccoboni resta al palo fra gli striscioni dei cittadini

La Valle Bormida invasa dagli slogan a tutela della falda. Nuovo rinvio per la tangenziale di Sezzadio

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La Valle Bormida costellata di striscioni a tutela della falda acquifera di Sezzadio e Predosa, messa a rischio della discarica di rifiuti già autorizzata dalla Provincia a Cascina Borio, nel territorio sezzadiese.

I rifiuti, quantificati in 1,7 milioni di metri cubi, ai quali vanno aggiunti 700 mila metri cubi di smarino del Terzo valico a rischio amianto, verrebbero collocati proprio sulla falda che alimenta gli acquedotti dei comuni dell’Acquese e che, potenzialmente, può servire molti altri paesi e città della provincia, tanto che da anni si pensa a una connessione con la rete idrica novese. Eppure, la Riccoboni di Parma, azienda leader nel settore della cosiddetta green economy, è già autorizzata dalla presidente provinciale Rita Rossa a conferire i rifiuti a patto che presenti un progetto di tangenziale che eviti il transito dei camion dentro Sezzadio. Non dovrà avere prima realizzato la strada: basterà ottenere un altro ok dalla Provincia e l’operazione discarica potrà partire, poi la strada si farà…

Contro tutto ciò sono in piedi almeno cinque ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato presentati da alcuni dei 25 comuni contrari, un’intera fetta del territorio provinciale ignorato dalla Provincia. Così comitati e associazioni hanno deciso di proseguire la loro battaglia continuando a sensibilizzare la popolazione sull’argomento. Da qui è nata l’iniziativa “Adotta uno striscione”, che sta riscuotendo un grande successo, come spiega Piergiorgio Camerin dell’associazione Sezzadio Ambiente: “Nel 2016 avevamo raccolto tantissime immagini con i volti di tutti coloro che avevano aderito alla campagna “Con l’acqua non si scherza”, ora puntiamo a “tappezzare” il nostro territorio con tantissimi striscioni per sensibilizzare sempre di più i cittadini sulla tutela della nostra acqua. Posso dire che ci stiamo riuscendo. Ci sono infatti almeno 60 striscioni posizionati su case, strade provinciali, balconi e altri sono in cantiere dopo le richieste presentate dai cittadini”. Gli slogan sono tanti e diversi, tutti molto diretti: “L’acqua la beviamo già in 50 mila, Riccoboni mettiti in fila”, “Una discarica sulla falda acquifera è un crimine contro l’umanità”, “Pensa al tuo futuro: proteggi la falda, con l’acqua non si scherza”.

Questa falda – ricorda ancora Camerin – è un serbatoio fondamentale per buona parte del territorio provinciale, tanto che Gestione Acqua vorrebbe creare un’interconnessione con Novi e Tortona. Soltanto pensare che al di sopra ci possano finire dei rifiuti e dello smarino a rischio amianto è un’idea folle. Per questo va difesa e per farlo serve mobilitare la popolazione”. Gli striscioni sono stati richiesti anche da diversi comuni, come Sezzadio, Castelnuovo Bormida, Strevi, Cassine, Rivalta Bormida.

Intanto, è arrivato un altro intoppo per l’iter della tangenziale. La seduta della conferenza dei servizi in programma domani ad Alessandria è stata rinviata a data da destinarsi, come già avvenuto in precedenza. Il tracciato della nuova strada è infatti previsto in una zona invasa dalle acque del Bormida lo scorso 25 novembre. Il Comune di Sezzadio aveva già rilevato tale situazione ma la Regione, in sostanza, aveva glissato. L’amministrazione comunale è così tornata alla carica. “Abbiamo presentato – spiega il sindaco Piergiorgio Buffa – una perizia di un geologo dove si dimostra che l’alluvione di novembre innanzitutto ha invaso quell’area e soprattutto è stata molto più invadente di quella del 1994. Deve quindi essere individuato un nuovo tracciato poiché quella zona è esondabile. Da qui la decisione di rinviare la seduta a data da destinarsi”. Oltre alla conferenza dei servizi, rinviato anche il presidio programmato dai citati e dalle associazioni davanti alla sede della Provincia in via Galimberti, ad Alessandria. Prevista invece in primavera una grande manifestazione per la tutela dell’acqua nel capoluogo provinciale: accanto alla Valle Bormida ci sarà anche la Valle Scrivia, dove le sorgenti sono in pericolo a causa del Terzo valico.