Predosa e Capriata d’Orba. Raffica di reati in poche ore.

Rintracciato, inseguito e arrestato l’autore del raid.

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1988

I carabinieri di Capriata d’Orba hanno arrestato un 37enne, di nazionalità marocchina, Mohamed Bounfaa, già noto alle forze dell’ordine, che nel primo pomeriggio di ieri, 31 marzo, ha commesso in circa due ore una serie di reati nei comuni di Predosa e Capriata d’Orba, in una sorta di escalation che pareva inarrestabile.  Alle 12, a bordo di autobus dell’Arfea, mentre scendeva alla fermata di Predosa, ha sottratto con destrezza il portafoglio al conducente, allontanandosi di corsa e rendendosi momentaneamente irreperibile; alle 12.30 circa, le pattuglie dei carabinieri che lo stavano cercando sono state inviate dalla Centrale Operativa di Novi Ligure presso il lido di Predosa poiché, poco prima, un uomo di 38 anni era stato aggredito con violenza dal marocchino, il quale, dopo una breve colluttazione, si è impossessato del suo giubbotto con all’interno le chiavi di casa e della sua moto, dandosi poi alla fuga a piedi, lungo il greto del torrente Orba; subito dopo, sempre a Predosa, lo stesso Bounfaa ha rubato l’autovettura di una 40enne, mentre la donna era intenta a scaricare la spesa dileguandosi; alle 13.20 circa, è stato segnalato che l’auto che il marocchino aveva rubato si era ribaltata in un canale di scolo, sempre nel Comune di Predosa, e che il suo conducente si era dato alla fuga, a piedi, nei campi; infine, ancora Bounfaa ha rubato, questa volta nel comune di Capriata d’Orba, la borsa di una donna di 59 anni su un’auto.

A seguito del verificarsi, in così poco tempo, di tutti questi reati, oltre alle 6 pattuglie gia a caccia dell’uomo, sono state inviate sul territorio altre due pattuglie provenienti da Alessandria e, nel contempo, è stata  attivata per le ricerche dell’uomo in fuga anche una pattuglia della Polizia Provinciale in servizio a Casal Cermelli. I militari impiegati avevano cominciato a battere le campagne tra Predosa e Capriata d’Orba, alla ricerca del reo, segnalato a più riprese dai cittadini. In un’occasione era stato anche avvistato, in lontananza, nei campi dai militari componenti una delle pattuglie che gli stavano dando la caccia, ma l’uomo era riuscito a far perdere nuovamente le sue tracce tra la boscaglia, arrivando anche a guadare, per almeno due volte, il torrente Orba.

Finalmente, verso le 14.00 è stato rintracciato dai militari di Capriata D’Orba vicino alla Cantina Sociale del comune, poco lontano da dove, alcuni minuti prima, aveva commesso l’ultimo furto. Il 37enne, alla vista dei militari, per non farsi riconoscere ha cercato di coprirsi il volto con dei fiori finti che aveva tra le mani, ma è stato riconosciuto e bloccato definitivamente.  Una volta bloccato, è parso immediatamente agli operanti come in stato di forte agitazione e alterazione, probabilmente dovute all’assunzione di sostanze, tanto che si è reso necessario far intervenire personale sanitario per le cure del caso. L’uomo, gravato da svariati precedenti soprattutto per reati contro il patrimonio, era stato a lungo in carcere. In ultimo, fino a circa un anno fa, a seguito del suo arresto, nel 2014, sempre da parte dei Carabinieri della Stazione di Capriata d’Orba, e della successiva condanna, per aveva commesso una violenta rapina con sequestro di persona in danno del parroco di Predosa. L’uomo, espletate le formalità di rito, è stato rinchiuso presso la casa circondariale “Cantiello e Gaeta” di Alessandria con l’accusa di rapina e furto aggravato, aggravati dal vincolo della continuazione.